Anche a Padova e’ stato approvato il registro delle indicazioni sul fine vita. Il voto del consiglio comunale di Padova e’ arrivato a tarda notte, in concomitanza con la discussione al Senato della legge sul testamento biologico. All’esame del consiglio comunale di Padova sono approdati tre testi, uno unitario del Pd, votato anche dal consigliere comunale dell’Udc Oreste Terranova ed altri due espressione di Sinistra ecologia e liberta’ e di Rifondazione comunista che non hanno raggiunto la maggioranza dei voti espressi.
”Si tratta piu’ correttamente di una tracciabilita’ di chi dispone sui trattamenti a cui e’ disposto a sottoporsi in caso di malattie irreversibili – puntualizza Gianni Berno, capogruppo del Pd nel consiglio comunale di Padova – la mozione che ha avuto 17 voti favorevoli, uno contrario e cinque astenuti, conteneva una premessa per noi fondamentale: ”Si rifiuta qualsiasi forma di eutanasia, perche’ lesiva della dignita’ della persona, e qualsiasi dichiarazione atta ad ottenerla”. Crediamo che il risultato di essere riusciti ad allargare il consenso anche all’Udc sia il frutto di una posizione condivisibile anche oltre il confine del Pd. Senza volerci sostituire al Senato ed all’assemblea della Camera, gli unici luoghi dove decisioni normative su questo delicato tema possono essere prese”. Il registro di Padova sara’ istituito nella segreteria generale del Comune: li’ i cittadini che lo vorranno, registreranno presso quale notaio o altro incaricato di registrare e detenere atti pubblici e’ depositato il cosiddetto ”testamento biologico”.