Sostegno alla battaglia ‘Mai piu’ complici’, perche’ ”anche in Italia ci sia una legge parlamentare contro il femminicidio”. E’ la posizione di Equality Italia, che sottolinea come ”su un tema come questo si debba andare oltre l’emergenza e i titoli della cronaca nera, attivando una seria e costante pressione sociale affinche’ le istituzioni discutano di provvedimenti legislativi chiari e culturalmente saldi, perche’ sia chiaro che il femminicidio e’ un problema che hanno i maschi”.
Per questo Equality Italia, ricorda una nota del Comitato nazionale di Coordinamento, ”ha deciso di riservare uno spazio del proprio sito all’infausto numero che ci ricorda quante donne sono ufficialmente morte di femminicidio nei primi quattro mesi del 2012, 54. Sperando di non doverlo piu’ aggiornare”. La 54esima vittima e’ Vanessa Scialfa di Enna, 20 anni. Il femminicidio, avverte Equality Italia, ”e’ la prima causa di morte in Italia per le donne tra i 15 e i 44 anni” . ”Nel 2011 il bilancio e’ di 127 vittime, l’ultima delle quali, il 27 dicembre, e’ stata Stefania Noce, 24enne, della provincia di Catania, anche lei, come Vanessa, ‘morta per amore’ di un fidanzato ‘troppo’ geloso. Forse un po’ violento? No, un assassino”.