Con le mascherine al chiuso dovremo convivere ancora almeno per qualche settimana, forse per tutto il mese di maggio. Oggi verrà presa la decisione dal governo e a stabilire le nuove regole per l’uso delle mascherine al chiuso sarà un emendamento al decreto legge del 24 marzo, quello che ha sancito la fine dello stato di emergenza, e poi un’ordinanza del ministro della Salute. Dovrebbe quindi essere prorogato l’obbligo di indossare le mascherine in alcuni luoghi come trasporti, ospedali, cinema, teatri. E anche sul posto di lavoro. Dal 1° maggio, poi, cambiano le regole per il Green pass. Tutto questo mentre il Covid rialza la testa: crescono del 3,5% i ricoveri, afferma la Federazione aziende sanitarie e ospedaliere. E sul banco degli imputati è finito il weekend di Pasqua, con i pranzi in famiglia e lo scambio di auguri. Il boom dei contagi lo rivela il bollettino quotidiano del ministero della Salute, che ieri ha registrato quasi 88mila nuovi casi in 24 ore, mentre martedì erano stati 29.575, con 186 vittime, in aumento rispetto alle 146 di due giorni fa. Dal 1° maggio non sarà più necessaria la certificazione verde per accedere nelle mense, agli spettacoli al chiuso (cinema, teatri), agli eventi sportivi, ai centri benessere, alle attività sportive al chiuso (negli spogliatoi), a convegni e congressi, ai corsi di formazione, alle aule universitarie, ai centri culturali, sociali e ricreativi, ai concorsi pubblici, alle sale gioco, sale scommesse, bingo e casinò, ai colloqui visivi in presenza con i detenuti negli istituti penitenziari, alle feste al chiuso e discoteche, sui mezzi di trasporto.
Oggi, tuttavia, il governo potrebbe suggerire alcune linee di indirizzo, come, ad esempio, che il Green pass resti obbligatorio anche oltre il 30 aprile per entrare negli ospedali e nelle strutture sanitarie. Sempre da maggio non sarà più necessario esibire il Green pass per entrare nei luoghi di lavoro e nei locali pubblici, bar e ristoranti. Unica eccezione, «gli esercenti le professioni sanitarie e dei lavoratori negli ospedali e nelle Rsa, per cui resta la sospensione dal lavoro per chi non si vaccina, fino al 31 dicembre». Per quanto riguarda le mascherine, al lavoro dovrebbe essere mantenuto l’obbligo del loro uso ancora per qualche settimana: «Secondo la mia personale opinione, nelle prossime 2-3 settimane le mascherine dovrebbero essere tenute al chiuso anche negli ambienti di lavoro», dice il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. Mascherine obbligatorie al chiuso, dunque, sia negli uffici pubblici sia per quanto riguarda i lavoratori del settore privato. In un primo momento era stata ventilata l’ipotesi che le aziende private potessero decidere autonomamente, caso per caso, se continuare ad obbligare i lavoratori all’uso della mascherina al chiuso oppure no, ma ora sembra tramontare l’ipotesi che questa discrezionalità possa essere lasciata dal governo ai datori di lavoro. «Si sta ancora discutendo per arrivare a trovare una sintesi», dice il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. A scuola e sui trasporti pubblici dovrebbe restare l’obbligatorietà dell’uso della mascherina Ffp2. E tale indicazione potrebbe rimanere anche per aerei, treni e navi. Anche nei cinema, teatri, sale concerto e discoteche potrebbe essere mantenuta l’obbligatorietà dell’uso della mascherina. Per le mascherine «si continua a mantenere l’obbligo al chiuso e riservarlo in alcune situazioni – dice Costa -. La proroga dovrebbe essere di un mese, per tutto maggio, nei trasporti pubblici e poi cinema e teatri. Altrove basta una raccomandazione: indossarla nei luoghi dove c’è un affollamento maggiore. Ragioniamo per arrivare a un’estate senza restrizioni». Una riflessione viene fatta da Costa anche sull’uso della mascherina al chiuso in discoteca: «Pensare all’obbligo delle mascherine all’interno delle discoteche è irreale e utopistico».