Se in alcuni anni le stelle cadenti d’autunno, le Orionidi, sono piu’ spettacolari di altri c’e’ la ‘complicita” di Giove che, con la sua forza di gravita’, influenza la diposizione della nube di particelle lasciate lungo la sua orbita dalla cometa di Halley.

Lo dimostra una simulazione condotta dall’astrofisico Aswin Sekhar, dell’Armagh Observatory, in Gran Bretagna. Il ricercatore, che ha presentato il suo lavoro al congresso di astronomia che si e’ svolto a Manchester, mostra che le influenze di Giove sull’orbita della cometa di Halley e sui detriti che lascia lungo la sua scia sono responsabili di periodiche esplosioni di attivita’ nelle Orionidi. La cometa di Halley, spiegano gli esperti, orbita attorno al Sole in media ogni 75-76 anni. Quando il suo nucleo si avvicina al Sole, si riscalda e rilascia gas e polveri che formano la sua coda spettacolare. Questo ‘degassamento’ lascia una scia di detriti lungo l’orbita della cometa. Quando la Terra attraversa il percorso di Halley, due volte all’anno, le particelle di polvere della cometa bruciano nell’atmosfera terrestre: le stelle cadenti chiamate Orionidi in ottobre e Aquariids in maggio. In alcune occasioni queste stelle cadenti sono piu’ spettacolari di altre, ossia cadono in numero maggiore. Lo studio, che ha simulato l’orbita della cometa di Halley nei passati 12.000 anni e nei futuri 15.000, ha scoperto il perche’ e suggerisce che l’orbita della cometa di Halley e’ stata in passato influenzata dalla forza gravitazionale di Giove, un fenomeno chiamato ‘risonanza’. Questo fenomeno, secondo l’esperto, ha fatto aumentare in alcune porzioni di cielo il numero dei detriti della cometa che tendono a raggrupparsi a causa degli effetti periodici della forza di gravita’ del gigante del Sistema Solare. ”Cio’ significa – rileva Sekhar -che le ‘briciole’ della cometa di Halley non sono distribuite in modo uniforme lungo l’orbita della cometa”. Quando la Terra incontra uno di questi agglomerati di detriti la pioggia di meteore che si scontra con l’atmosfera della Terra e’ piu’ fitta e lo spettacolo delle stelle cadenti e’ piu’ bello del solito. Secondo l’esperto, per esempio, lo spettacolo insolito delle Orionidi del 1993 e’ dovuta proprio all’effetto di Giove.

 

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