La prefettura giapponese di Fukushima, colpita dal peggior disastro nucleare degli ultimi 25 anni, vuole un futuro senza energia atomica. La provincia, secondo il piano che e’ stato approvato, ha chiesto al governo e alla Tepco di chiudere i 10 reattori nucleari presenti nella prefettura.

Sei di questi si trovano nella centrale di Fukushima Daiichi, danneggiata dallo tsunami dell’11 marzo, mentre gli altri quattro si trovano nella Fukushima Daini. La prefettura ha inoltre deciso di investire sulle energie rinnovabili. Il governatore della provincia Yuhei Sato ha detto che uno degli obiettivi del nuovo progetto e’ quello di riportare a Fukushima i suoi abitanti, molti dei quali, soprattutto i piu’ giovani, sono scappati all’indomani dell’incidente. Sato ha inoltre incontrato il ministro dell’Ambiente Goshi Hosono, il quale ha progettato di costruire un sito di stoccaggio temporaneo per i rifiuti contaminati di Fukushima, che dovrebbe aprire nel 2015 e rimanere attivo per circa 30 anni. Il governo e la Tepco hanno recentemente annunciato che i reattori danneggiati sono sotto controllo. Nonostante questo, si calcola che saranno necessari circa 40 anni per smantellare i reattori.

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