La Francia dichiara guerra ai camici da ospedale che lasciano scoperte le natiche dei pazienti: la questione, lanciata da alcuni blog e poi da una petizione sul web, e’ finita sul tavolo della ministra della Sanita’, Marisol Touraine, che l’ha presa a cuore, promettendo un’analisi rapida da parte del governo sin dopo l’estate.

”Molti pensano che sia un problema secondario, ma non lo e’ ai miei occhi”, si e’ difesa la ministra. ”Le situazioni concrete evocate nei blog – ha aggiunto Marisol Touraine – descrivono il fastidio, che talvolta puo’ andare fino all’umiliazione, dei pazienti, anziani o no, che si trovano in tali circostanze. Ne va della dignita’ delle persone”. E’ proprio quello che denuncia in un testo on line una donna medico, all’origine della petizione, che scrive: ”nella maggior parte degli ospedali, i pazienti vestono questi camici di taglia unica, aperti sulla schiena, chiusi da qualche bottone a pressione, che si aprono al minimo movimento, scoprendo le natiche”. E’ infranto il principio di dignita’ del paziente, che si ritrova a mostrare il fondoschiena a infermieri, medici, amici, familiari e vicini di letto. La petizione ha gia’ raccolto piu’ di sette mila firme e l’appoggio, dunque, della ministra che ha girato il fascicolo ai suoi collaboratori chiedendo proposte sin dalla fine delle vacanze estive. ”Chiediamo ai direttori degli ospedali – si legge ancora sul sito PetitionEnligne – di rispettare il pudore e la dignita’ dei pazienti quando ordinano i prossimi camici. Esistono delle alternative, per esempio camici che si annodano sul lato e non dietro o con chiusure migliori”. La petizione non e’ condivisa invece dagli infermieri, che trovano piu’ pratico il camice ”scopri natiche”: ”potete immaginare che cosa significa un paziente in pigiama?”, insorgono sul web.

 

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