Il premio Nobel per la Letteratura Mo Yan, 57 anni, nato in una zona rurale dello Shandong, nel nordest della Cina, rappresenta bene le contraddizioni del suo Paese, lanciato nel ruolo di nuova superpotenza mondiale e nuovo antagonista degli Usa, desideroso di crescita, liberta’ e riconoscimenti internazionali ma ancora ingabbiato in un sistema autoritario per certi versi molto efficiente ma che comunque pesa sulla sua immagine e gli impedisce, a dispetto degli investimenti milardari, di sviluppare un ”soft-power” in grado di competere con la corazzata anglosassone.

Al contrario dell’ altro cinese che ha vinto (nel 2000) un premio Nobel per la letteratura, Gao Xingjian, che vive in Europa da piu’ di 20 anni e critica apertamente il regime, Mo Yan vive in Cina e le sue critiche alla societa’ e al sistema politico cinese sono indirette anche se a tratti evidenti, come nel caso del suo recente libro ”Rane”, nel quale mette sotto accusa la politica del figlio unico, in vigore in Cina da oltre 30 anni. E’ un intellettuale indipendente ma certo non esplicito come Liu Xiaobo, che ha avuto il Nobel per la pace del 2010 e che sta scontando una condanna a 11 di prigione per aver criticato il sistema a partito unico. ”Mo Yan” e’ un falso nome, che in cinese significa ”Non parlare”. Il vero nome dello scrittore e’ Guan Moye. Confermando di preferire un basso profilo, Mo non ha voluto nei giorni scorsi commentare la sua candidatura al premio, limitandosi a dichiarare e Nuova Cina – in modo molto letterario – di non avere ”alcuna opinione” in proposito. La sua opera piu’ conosciuta e’ Sorgo Rosso, il romanzo dal quale il regista Zhang Yimou ha tratto un film di grande successo. In Italia la sua opera e’ pubblicata da Einaudi. Come tutti i cinesi della sua generazione Mo ha dovuto interrompere gli studi e dedicarsi al ”lavoro manuale” durante la Rivoluzione Culturale. In seguito, si arruolo’ nell’ Esercito di Liberazione Popolare e, mentre era ancora un soldato, comincio’ a seguire la sua vocazione di scrittore, tanto da guadagnarsi un posto di insegnate nell’ Accademia Culturale dell’ esercito. Secondo la sua biografia su Wikipedia, le opere di Mo ”sono soprattutto commenti sulla societa’, ed e’ stato fortemente influenzato dalla critica politica di Lu Xun (il popolare intellettuale cinese vissuto all’ inizio del ventesimo secolo) e dal realismo magico di Gabriel Garcia Marquez”. Dopo il successo di Sorgo Rosso, Zhang Yimou ha realizzato un altro film basato su un racconto di Mo Yan, Happy Times. In seguito, il regista Huo Jianqi ha adattato al grande schermo un’ altra delle opere del neo-premio Nobel, White Dog Swing. Mo Yan ha ricevuto numerosi premi letterari, tra cui il Newman prize for chinese literature (2009) e il Mao Dun literary prize (2011).

 

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