Modificare le proprieta’ delle superfici in funzione delle applicazioni alle quali sono destinate: e’ questa la nuova sfida delle nanotecnologie per ottenere prodotti completamente innovativi nei settori piu’ diversi, dall’aeronautica alla medicina.

E’ questa la tendenza emersa nel convegno internazionale organizzato su questo tema dal dipartimento di Ingegneria astronautica, elettrica ed energetica. L’incontro e’ stato ideato e realizzato dal ricercatore Luca Mazzola, autore di una nuova tecnica per misurare le proprieta’ di superficie al livello di nanoscala. L’obiettivo e’ stato condividere informazioni e conoscenze sulle ricerche condotte a livello internazionale su questi temi di frontiera, considerate dal punto di vista di discipline molto diverse, come l’aerospazio, l’automotive, la biomedicina. Fattore comune a tutti questi ambiti e’ la necessita’ di approfondire la conoscenza delle proprieta’ superficiali e di adesione dei nanomateriali che stanno entrando a far parte della vita quotidiana sempre piu’ numerosi. Meritano un’attenzione particolare perche’ il loro rapporto tra superficie e volume e’ enormemente maggiore rispetto a quello dei materiali tradizionali. Questa caratteristica apre la strada a nuove proprieta’, che si rivelano utili in numerose applicazioni. Per esempio, nel settore aeronautico una modifica delle proprieta’ delle superfici alari a livello nanometrico consente di risolvere il problema della formazione del ghiaccio sulle ali, aumentando la sicurezza del volo. Modificare le superfici a livello nanometrico nelle protesi le rende piu’ facilmente compatibili e integrabili nei tessuti organici. Anche nella vita di tutti i giorni i risultati di queste ultime ricerche cominciano ad essere evidenti come le superfici non sporcabili, autopulenti e idrorepellenti realizzate ad esempio per usi domestici o nel settore dell’ abbigliamento.

 

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