”La notizia mi ha preso alla sprovvista, è una sorpresa: per me è il dono dello spirito per la Chiesa di oggi”. Cos padre Antonio Mario Grande, rettore della chiesa nazionale argentina di Roma, commenta l’elezione a papa del suo connazionale, Jorge Bergoglio, ”un uomo semplice, che a Buenos Aires si muoveva a piedi per la città, aveva grande disponibilità verso tutti, specialmente verso i poveri e chi soffre”.

“E’ stato proprio lui a nominarmi rettore due anni fa, quando era presidente della conferenza episcopale argentina”, dice Grande, che tra l’altro è, come il nuovo papa, di origini italiane. “I miei parenti erano di origini piemontesi ed emigrarono in Argentina nel 1884″, racconta. Il nuovo papa, aggiunge, è un uomo di fede, di comunione, di fratellanza, porter… l’annuncio della buona notizia a tutti. Sarà un grande uomo nella Chiesa e nel mondo. La sua elezione è un segno di Dio per chiesa e per il mondo. Non lo immaginavamo. Credo che, per un certo verso, proseguirà nello stile di Ratzinger, ossia nel senso della spiritualità, perché‚ e’ un uomo di preghiera, che ascolta gli uomini, le loro sofferenze, le loro ricerche. In questo momento di cambiamenti, lui rappresenta un uomo di comunione. E per l’ America Latina è un grande segno”.

 

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