Prende il via in Italia la campagna per salvare la vita di Anthony Farina, un americano di origini italiane recluso nel braccio della morte di un carcere della Florida dove ha trascorso 20 dei suoi 38 anni di vita dopo una condanna per un omicidio che non ha commesso.
Questa mattina hanno presentato la campagna promossa da Nessuno Tocchi Caino e dalla Comunita’ di Sant’Egidio alla Farnesina il senatore radicale Marco Perduca, il portavoce della comunita’ di Sant’Egidio Mario Marazziti, insieme alla ricercatrice dell’associazione britannica ”Reprieve” Harriet McCulloch e all’esperta di pena capitale della Northwestern University, Sandra Babcock. Il governo, ha riferito Perduca nella conferenza stampa che si e’ in seguito tenuta al partito radicale a Roma, si e’ mostrato disponibile a fare la propria parte: ”l’Italia ha avuto e continua ad avere un ruolo decisivo nella campagna internazionale per la moratoria universale delle esecuzioni capitali e per evitare l’esecuzione della pena di morte negli USA, come nel caso di Pietro Venezia, non estradato in Florida”. ”Nel caso di Anthony Farina – ha aggiunto il segretario di Nessuno Tocchi Caino Sergio D’Elia – chiediamo al Governo di procedere speditamente al riconoscimento della cittadinanza italiana, perche’ non vi sia nessuna omissione di almeno un tentativo di soccorso nei confronti di un cittadino italiano a tutti gli effetti che rischia di essere giustiziato in America”.”Siamo contenti dell’incontro con il Governo e vogliamo dar vita a una campagna italiana e internazionale per evitare l’uccisione di Anthony Farina e per fermare il boia in tutti i casi simili al suo”, ha spiegato Mario Marazziti, ”con Anthony Farina possiamo aprire la strada a un pronunciamento della Corte affinche’ la pena di morte non sia praticata nei casi in cui la persona condannata non abbia materialmente commesso l’omicidio. Il 9 maggio 1992, Jeffrey e Anthony Farina, due fratelli di 16 e 18 anni, rapinarono l’incasso di un fast-food a Daytona Beach. Durante la rapina Jeffrey sparo’ a una dipendente, Michelle Van Ness, che mori’ il giorno dopo in ospedale. Anthony non sparo’ ne’ feri’ nessuno ma fu processato assieme al fratello, ed entrambi furono condannati a morte. Nel 2000, in considerazione della minore eta’ all’epoca della rapina, la condanna a morte di Jeffrey Farina venne ridotta all’ergastolo con la possibilita’ di liberta’ condizionata dopo 25 anni. Anthony, che non ha sparato e che aveva soltanto 18 anni quando e’ stato arrestato, rimane condannato a morte e presto avra’ esaurito ogni possibilita’ d’appello.