Un tribunale russo ha negato la liberta’ vigilata a Nadya Tolokonnikova, attivista delle Pussy Riot, che attualmente sta scontando una pena detentiva di due anni. Lo riferisce l’agenzia di stampa Interfax, spiegando che il verdetto della corte e’ arrivato dopo un’udienza durata 8 ore.
La Tolokonnikova aveva detto di soffrire di mal di testa cronici e che sei mesi nel campo di detenzione erano per lei sufficienti. Tuttavia, la 23enne, mamma di una bambina, si dichiara ancora non colpevole per le accuse cui e’ stata condannata, dopo essersi esibita, con altre componenti della punk band, in una ”preghiera contro Putin” nella Chiesa di Cristo il salvatore.