Il mese di maggio e’ il ”mese europeo del cervello”: durante il prossimo mese i riflettori saranno accesi sulla ricerca e l’innovazione europee in materia di neuroscienze, cognizione e settori correlati attraverso oltre 50 manifestazioni organizzate in tutta Europa.

In questo modo, sara’ sottolineata l’importanza fondamentale della ricerca sul cervello e dell’assistenza sanitaria per le nostre societa’ e le nostre economie. Inoltre, verra’ offerta l’occasione di mettere in luce i successi della Ue in questo settore, di dibattere sui futuri orientamenti della politica e della ricerca, di discutere su come migliorare la ripartizione delle risorse tra i paesi e al loro interno e di superare i tabu’ sulla salute mentale. Il ”mese europeo del cervello” proporra’ oltre 50 eventi dedicati al cervello umano, tra cui conferenze, workshop, riunioni, corsi estivi e corsi didattici. Sei di questi eventi sono curati dalla presidenza irlandese dell’UE. La Commissione europea organizzera’ due grandi conferenze, il 14 maggio a Bruxelles e – insieme alla presidenza irlandese della Ue – il 27 e 28 maggio a Dublino. (qui l’elenco completo degli eventi e dei paesi interessati: http://ec.europa.eu/research/conferences/2013/brain-month/index_en.cfm ) In occasione del ”mese del cervello” la Commissione europea ha inoltre stanziato circa 150 milioni di euro per 20 nuovi progetti internazionali per la ricerca sul cervello. Gli investimenti complessivi destinati dalla Ue a questo settore dal 2007 ammonteranno quindi a oltre 1,9 miliardi di euro. Scopo generale dell’iniziativa e’ illustrare i progressi compiuti nel settore e invocare un intervento piu’ incisivo per combattere le patologie del cervello. Altro obiettivo e’ poi sottolineare come gli studi sul cervello possano rivoluzionare l’informatica. L’azione coincide con il recente sforzo di rilancio della ricerca sul cervello attraverso nuovi e ambiziosi progetti promossi nella ua (progetto ”Cervello umano” in quanto iniziativa faro TEF – IP/13/54 e MEMO/13/36) e negli USA (progetto BRAIN). Circa 165 milioni di europei svilupperanno probabilmente una qualche forma di patologia legata al cervello nel corso della loro vita. Man mano che la popolazione invecchia, cresce il numero di persone colpite dal morbo di Alzheimer e da altre malattie neurodegenerative o disturbi mentali legati all’eta’, con un conseguente forte aumento della spesa sanitaria. Di qui l’urgenza di trovare modi piu’ efficaci per prevenire e curare le patologie cerebrali. Capire i meccanismi del cervello e’ anche importante per mantenere le nostre economie all’avanguardia nel settore delle nuove tecnologie dell’informazione e dei servizi. I 20 progetti selezionati per i finanziamenti della Ue dovrebbero portare a nuove scoperte e innovazioni per quanto riguarda problemi importanti come il trauma cranio-encefalico, i disturbi mentali, il dolore, l’epilessia e i disturbi della condotta in eta’ pediatrica. I progetti non possono essere resi noti prima della conclusione degli accordi di sovvenzione, ma dovrebbero iniziare tutti a partire da questa estate. Fra di essi, anche un progetto italiano coordinato dal Politecnico di Milano. L’industria e le piccole imprese partner svolgeranno un ruolo di primo piano in tre settori (disturbi mentali, epilessia e disturbi della condotta in eta’ pediatrica) per promuovere l’innovazione e trovare soluzioni concrete. La Ue ha stanziato piu’ di 1,9 miliardi di euro per la ricerca sul cervello dall’avvio del Settimo programma quadro di ricerca (2007-2013). Quest’ultimo ha sovvenzionato 1268 progetti con 1 515 partecipanti dell’UE e di altri paesi.

 

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