Divieto assoluto di fumo nei luoghi pubblici, meno sale negli alimenti e maggiori controlli della pressione. Sono i traguardi da raggiunge dalle autorita’ sanitarie cinesi per arrestare l’aumento dei problemi cardiovascolari della popolazione. Responsabili di una morte ogni 10 secondi per ictus, e del 40% dei decessi totali.

A lanciare l’allarme sono gli esperti riuniti a Pechino per il 23esimo ‘Great Wall International Congress of Cardiology and Asia Pacific Heart Congress’. Purtroppo i medici cinesi non danno il buon esempio visto che la meta’ dei camici bianchi maschi ama le ‘bionde’. “Ogni anno tre milioni di cinesi muoiono per le conseguenze delle malattie cardiovascolari – afferma Dayi Hu, responsabile del Heart Centre dell’university of Peking – e in Cina la prevenzione non e’ stata una priorita’ fino ad oggi. Perche’ negli ultimi 20-30 anni il sistema sanitario e’ stato organizzato principalmente per il trattamento delle fasi avanzate delle malattie cardiache”. Secondo gli esperti il Paese vive anche un’epidemia di ipertensione. Circa 200 milioni di persone hanno la pressione alta e il tasso e’ in aumento in tutte le eta’. Inoltre nella popolazione urbana i livelli di diabete sono aumentati di oltre il 50%, dal 6% nel 2002 a quasi il 10% nel 2007. Inifne i cinesi condiscono i piatti con troppo sale. Oltre l’80% degli adulti consuma piu’ di cinque grammi di sale al giorno. “Mentre una riduzione giornaliera da 10 grammi a 5 potrebbe abbassare i tassi di ictus del 23% e delle malattie cardiovascolari del 17%”, suggeriscono i cardiologi.

 

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