Quinta edizione per la Settimana europea dello squalo, lanciata da Shark Alliance, una coalizione di oltre 100 organizzazioni di ricerca, associazioni ambientaliste e ricreative. La manfestazione, fino al 23 ottobre, presenta una serie di richieste ai ministri della Pesca dell’Ue. L’Ue e’ infatti leader mondiale nella cattura, consumo e commercio di squali e l’Italia, secondo i dati di Shark Alliance, e’ al primo posto per la cattura di squali mediterranei e uno dei principali importatori, dopo Spagna, Corea e Hong Kong.

Si puo’ firmare la petizione sul sito web di sharkalliancepetition.org. Ecco il quadro delle richieste della Settimana europea dello squalo del 2011: FINNING: Divieto assoluto di rimozione delle pinne di squalo in mare, senza alcuna eccezione. L’alto valore delle pinne di squalo, al contrario della carne che ha un basso valore economico, costituisce un forte incentivo. Gli squali sbarcati con le pinne naturalmente attaccate non solo contrasta efficacemente la pratica del finning, ma facilita inoltre la raccolta dei dati sulle catture e sulle singole specie, fondamentale per la valutazione e la gestione delle popolazioni di squali. CATTURE: Limiti di catture di squali e razze basati sulle raccomandazioni scientifiche e un approccio precauzionale PROTEZIONE: Tutela a livello nazionale ed europeo delle specie minacciate di squali e razze. La crescita lenta degli squali, la maturita’ tardiva e una scarsa fertilita’ li rendono infatti particolarmente vulnerabili al sovrasfruttamento, e la loro capacita’ di ripopolamento e’ estremamente bassa.

 

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