Il Tribunale Ue ha dato oggi il suo sostanziale via libera all’acquisizione da parte di Microsoft di Skype ritenendola compatibile con le norme del mercato unico europeo. “La fusione – si legge in una nota – non restringe la concorrenza nè nel mercato delle videochiamate per il grande pubblico nè in quello delle comunicazioni per le imprese. Il Tribunale ha quindi respinto “integralmente” il ricorso contro l’operazione presentato da Cisco e da Messagenet. Nell’ottobre del 2011 la Commissione europea aveva già dichiarato l’operazione Microsoft-Skype compatibile con le regole per la salvaguardia della concorrenza nel mercato unico Ue nonostante Cisco e Messagenet avessero presentato a Bruxelles loro osservazioni per dimostrare gli effetti anticoncorrenziali derivanti dalla prevista fusione.

Cisco e la Messagenet hanno quindi successivamente presentato dinanzi al Tribunale un ricorso diretto all’annullamento della decisione della Commissione. I giudici europei hanno ora stabilito che la fusione è compatibile con le regole Ue perchè, tra l’altro, Cisco e la Messagenet non sono state in grado di dimostrare che concentrazione può pregiudicare la concorrenza nel mercato delle comunicazioni per il grande pubblico. Lo stesso Tribunale ha poi anche respinto la tesi delle ricorrenti secondo la quale Microsoft potrebbe riservare al suo prodotto nel mercato delle comunicazioni per le imprese (Lync) un’interoperabilità preferenziale con Skype e con la sua vasta base di utenti a discapito dei suoi concorrenti.

 

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