E’ morta Samir, la tigre di sette anni che all’interno del parco Ex Martinat di Pinerolo (Torino) aveva aggredito e ucciso il 2 luglio scorso Mauro Lageard, 72 anni. L’animale era ospite del parco zoologico di Fasano dal 12 luglio scorso. Ne dà conferma il direttore zoologico della struttura, Fabio Rausa che parla, in una nota, di ”cause naturali”. Secondo quanto si è appreso, la tigre, che era arrivata nel Brindisino insieme a un leopardo e a un’altra tigre, alloggiata nel reparto dedicato ai suoi simili e visibile al pubblico, sarebbe stata trovata senza vita ieri, distesa, dai ranger.

La segnalazione è stata inviata alla Asl e alle autorità competenti. A quanto riferisce Rausa, sarà eseguito sul corpo dell’animale un esame necroscopico, sebbene non vi siano, così come accertato anche dal magistrato di turno della Procura di Brindisi Pierpaolo Montinaro, segni che possano far pensare ad una uccisione oppure a maltrattamenti. ‘Lo stato di salute di Samir era sufficientemente buono, Samir non ha mostrato nulla di cui preoccuparsi fino alla sera prima, quando è stato fornito il cibo, come al solito, prima della chiusura. La tigre ”aveva manifestato una certa apatia e pigrizia. Ieri i ranger, stupefatti si sono resi conto che il maschio, disteso come spesso faceva in gran relax nel suo reparto preferito, non dormicchiava ma si era spento per sempre, forse nel sonno”. Così il direttore zoologico dello zoosafari di Fasano, Fabio Rausa, spiega in una nota le circostanze in cui è stata trovata morta la tigre giunta da Pinerolo dopo che, con altri suoi simili, aveva ucciso chi lo accudiva da anni .

”L’esemplare – si legge nella nota dello zoo di Fasano – alloggiava in un apposito recinto con l’altra tigre del gruppo, la femmina Tara e i due andavano d’accordo”. Tara era molto più anziana, così come lo era anche il leopardo ospite della stessa struttura del Brindisino, proveniente come Samir da Pinerolo. Ci era stato riferito che gli esemplari non erano proprio al massimo delle condizioni fisiche”. Rausa fa sapere che il personale dello zoo, gestito dalla stessa società proprietaria del parco di Ravenna in cui sono andati in affidamento altri animali dell’ex parco Martinat di Pinerolo, aveva prestato tutte le proprie cure e attenzioni a Samir, al quale tutti si erano particolarmente affezionati ”proprio per la triste e ingiusta nomea che si era venuta a creare”. Sono stati avvertiti della morte della tigre il servizio veterinario della Asl e il Corpo forestale dello Stato, che avrebbero constatato l’assenza di problematiche ambientali o ipotesi di maltrattamenti. Informati anche i ministeri competenti (Ambiente e Salute) e il Corpo forestale di Pinerolo che ha dato la notizia a Carla Agosteo, moglie della vittima che si era opposta al trasferimento degli animali. ”Alla signora Carla – scrive Rausa – esprimiamo tutto il nostro cordoglio per il dolore che sta vivendo. Ci resta la convinzione che Samir non era affatto aggressivo, che non esistano tigri killer, ma uomini imprudenti o troppo confidenti”.

 

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