Il Presidente americano Barack Obama ha parlato al telefono con i leader di Libia ed Egitto per discutere con loro di cooperazione per la sicurezza dopo l’assalto al consolato americano di Bengasi in cui sono rimasti uccisi quattro americani fra cui l’ambasciatore a Tripoli Chris Stevens e le manifestazioni del Cairo.

Lo rende noto la Casa Bianca, precisando che il presidente americano ha parlato con il capo del Congresso nazionale libico Mohammed al-Magariaf, a cui ha sollecitato ”la sicurrezza del nostro personale in missione”, e con il presidente egiziano Mohamed Morsi. Con il suo interlocutore libico, il ”Presidente ha chiarito che dobbiamo lavorare insieme per fare tutto il possibile per identificare gli autori di questo attacco e per portarli di fronte alla giustizia”, si legge nella nota. Con Morsi Obama ha sottolineato ”l’importanza che l’Egitto segua il suo impegno a cooperare con gli Stati Uniti nel rendere sicure le sedi e il personale diplomatico americano”. A Morsi il presidente americano ha anche detto che pur respingendo ogni tentativo di denigrare l’islam, ”non c’e’ mai una giustificazione per la violenza contro gli innocenti”.

 

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