Cinque mesi fa aveva lanciato l’allarme: “Dal Sacro Palazzo apostolico stavano uscendo documenti riservati. Speravo così di attirare l’attenzione di qualcuno in Vaticano e di sollevare l’allerta della Gendarmeria ma così non è stato”. Antonio Parisi, giornalista e scrittore, nel suo libro “E liberaci dal male” edito da Alberti e uscito alla fine di febbraio anticipava lo scandalo dei ‘corvi’ in Vaticano che ha portato all’arresto di Paolo Gabriele, maggiordomo del Papa e alla sfiducia all’ex presidente dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi, anche se le due cose non vengono poste in relazione.

“Ora che alcune carte riservate sono sparite persino dalla scrivania del Papa qualcuno si ricorda della mia denuncia. Questo scandalo che sta attraversando la Chiesa – sottolinea Antonio Parisi- è il risultato di una guerra tra cardinali, prelati e poteri forti che ha tra gli obiettivi finali quello di condizionare perfino il nome del prossimo successore del Papa”. Antonio Parisi, dichiarato ‘indesiderabile’ in Vaticano dopo l’uscita del suo libro, è fortemente amareggiato. “Io sono un cattolico tradizionalista e il mio intento era quello di allertare il Vaticano che gente senza scrupoli stava facendo uscire carte riservate ma alla fine sono stato messo all’indice. Quello che posso dire -conclude Parisi – è che non è ancora finita: presto ci saranno rivelazioni clamorose riguardanti cardinali che possano aspirare a divenire Papa così da bruciarne le possibilità”.

 

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