Nuovo gruppo facebook per la comunità di Acerra ed è subito boom di iscritti e acceso dibattito. “Ho scelto di dare un nome particolare al Gruppo chiamandolo “ACERRANZA”- spiega il fondatore Gianluca Tufano – Per cercare di rianimare lo spirito benevole degli Acerrani. Provando a creare un’armatura che servirebbe a costituire lo scudo dell’umanità, dignità e identità persa da anni ormai ad Acerra. In questo modo vorrei concedere una giusta opportunità di ritornare quando ad Acerra ci rispettavamo tutti e ci volevamo solamente più bene. Acerra per Anni è stata deturpata di tutto, anche dell’anima dei propri Cittadini. In tutto ciò Acerra in passato è stata un paese fertile di vita, con le sue acque curative, e tanta terra felix che per anni ha nutrito mezzo mondo con prodotti Agricoli. Qui non c’è da fare un processo. Gli ecomafiosi, inceneritore, Friel (ex montefibre,i roghi tossici, gli sversamenti non vengono imputati; Noi Acerrani non siamo dei giudici, Voi siete e non potete essere altro che “Acerrani” rappresentanti di questo paese che sta morendo. Quel che si cerca, non è emettere una sentenza a favore o contro tutti i disastri Ambientali acerrani, Dobbiamo prendere una misura di salute pubblica per rendere meno amara questa realtà che ci fa notare che stiamo morendo già dalla culla, una società in cui si maltratta l’anziano a spranghe, dove non si ha rispetto per il prossimo, dovete compiere un atto di provvidenza paesani, che servirà a salvare Acerra. La rete o i social sono una società Secondaria, Dove noi tutti interagiamo ed esprimiamo i nostri malesseri e le nostre paure, allontanandoci dalla vita reale. Per questo vorrei dire che non basta la rabbia per le ingiustizie che subiamo da un cellulare o Pc su FACEBOOK, vorrei creare una socializzazione alternativa, la dove il cittadino acerrano si rende partecipe al cambiamento nella vita reale, è quell’insieme di pratiche messe in atto dalla società che consentono agli individui di assumere ed esercitare ruoli responsabili, per un futuro meno nocivo nel cuore e per la vita”.