E’ Airola, comune beneventano di oltre 5mila abitanti, con il 87% di raccolta differenziata e 90,03 indice IPAC, il Comune Riciclone Campano” 2015. Al posto d’onore Ginestra degli Schiavoni (Benevento) con l’87,85% di raccolta differenziata e 88,49 di indice IPAC; medaglia di bronzo per il comune beneventano di Montesarchio con il 81,06% RD e 86,74 di indice IPAC. È stata presentata oggi a Salerno la XI edizione del Premio Comuni Ricicloni Campania 2015 di Legambiente il riconoscimento ai Comuni per la migliore qualità di raccolta differenziata. Sono definiti comuni ricicloni 2015 tutte quelle amministrazioni che hanno raggiunto la percentuale del 65% (come richiesto dalla normativa vigente), mentre per stabilire la classifica generale e la premiazione dei comuni è stato definito un metodo di valutazione, che tiene conto della percentuale di raccolta differenziata raggiunta dai comuni nel 2014 e della valutazione delle buone pratiche adottate dagli stessi. Dalla somma dei due indicatori è fatto derivare l’indice IPAC (Indice di prestazione ambientale del comune) che stabilisce la graduatoria finale. I comuni che nell’edizione 2015 hanno inviato i dati sono 430 su 550 (pari al 78% del totale e che rappresentano circa 4 milioni e mezzo di abitanti) da cui è stata calcolata la percentuale regionale di raccolta differenziata che si assesta sul 55% Su scala provinciale miglior performance della Provincia di Benevento con il 70,57% di raccolta differenziata, seguita dalla Provincia di Salerno con 58,42% di RD, terza la Provincia di Avellino con il 56,54% di RD a seguire la Provincia di Napoli con il 53,81% e la Provincia di Caserta con il 50,69%. In Campania sono 166 i comuni che hanno raggiunto la percentuale del 65% come previsto dalla legge, con un incremento del 16% rispetto lo scorso anno ( erano 143). I Comuni diventano ben 298 se si considera la quota del 55% di RD. Risultati che fanno Campania di gran lunga, la più virtuosa in tale campo, dell’intero mezzogiorno e con performances migliori anche di regioni del Centro Nord. Per quanto riguarda la classifica dei Capoluoghi di Provincia la maglia rosa spetta a Benevento con 67,77% di raccolta differenziata, seguita da Salerno con il 65,85 %. Terza Caserta con 53,52% e Avellino con 43,23. ”Napoli non pervenuta, visto che non ha inviato i dati”, sostiene Legambiente. “I risultati dimostrano che insistere sulla strada della raccolta differenziata, stimolando e supportando le amministrazioni locali e sensibilizzando i cittadini è una scelta vincente. Esiste una Campania Riciclona, radicata, che si consolida in quantità e qualità. Non si tratta di eccezioni, non sono amministrazioni eroiche. Sono ormai l’ordinarietà della nostra regione, e la dimostrazione concreta che se si lavora con continuità, condivisione e corresponsabilità i risultati arrivano. È tuttavia necessario – dichiarano Michele Buonomo e Antonio Gallozzi, rispettivamente presidente e direttore di Legambiente Campania – porre le condizioni per rendere gli sforzi profusi anche proficui per le comunità che li hanno conseguiti, ottimizzando le gestioni al fine di rendere efficaci ed economici i servizi. In prospettiva oramai si profila l’obiettivo della prevenzione della produzione di rifiuti e della massimizzazione del riciclo, le sfide su cui focalizzare l’attenzione e gli sforzi di tutti.” “Grazie alle esperienze ormai diffusissime dei Comuni ricicloni, la Campania è diventato uno dei territori più avanzati sulla raccolta differenziata a livello nazionale. Nonostante alcune incomprensibili e persistenti sacche di resistenza, siamo quasi arrivati al punto di svolta. È arrivato – commenta Stefano Ciafani, vicepresidente nazionale Legambiente – il momento di costruire tutti gli impianti per trattare l’organico differenziato, di cui si parla inutilmente da anni, anche per evitare di alimentare ulteriormente il trasporto su gomma dei rifiuti in tutta Italia, un settore da sempre a rischio sotto il punto di vista criminale. Con i Comuni ricicloni campani si festeggia due volte, alla luce della nuova legge sugli ecoreati entrata in vigore lo scorso 29 maggio, grazie alla quale d’ora in poi non saranno più impuniti i disastri ambientali che hanno visto purtroppo protagonisti la Campania e il resto del Paese. Dopo 21 anni di battaglie, finalmente possiamo dire Ecogiustizia è fatta”.