Il 28 novembre 2013 avrà luogo un “confronto”in sala operatoria tra l’équipe del dottor Maurizio Carrino e l’équipe americana del dottor Gerard Henry. Sempre lo stesso giorno verrà conferito a Carrino e al reparto diretto dal dottor Paolo Fedelini un riconoscimento per l’alta qualità professionale, operativa, di sicurezza e umana della struttura. Il Centro di eccellenza in Italia utilizza tecniche chirurgiche d’avanguardia (a carico del Servizio Sanitario Nazionale), basate su innovative protesi peviene AMS in grado di sconfiggere definitivamente l’impotenza.
Dopo il cancro limpotenza. Sono migliaia gli italiani che dopo lintervento di asportazione radicale della prostata – prostatectomia – hanno un deficit erettile. Un problema che condiziona pesantemente la qualità di vita del paziente e della coppia. Se le terapie con farmaci somministrati per bocca o iniettati direttamente nei corpi cavernosi del pene sono inefficaci, spiega il dottor Maurizio Carrino, responsabile dellUnità di Chirurgia Andrologica del Cardarelli di Napoli, la strada maestra è l’impianto di protesi tricomponenti di ultima generazione che consentono all’uomo la ripresa di una normale sessualità. Utilizzate con successo dal centro davanguardia napoletano saranno protagoniste il giorno 28 novembre 2013 alle ore 9 presso il complesso operatorio dellUrologia del Cardarelli di una sfida di alta chirurgia tra Italia e America. Scopo del confronto precisa Carrino, è la diffusione dei trucchi per ottenere unelevata efficacia, rapidità chirurgica, ottimo occultamento dellimpianto e la massima naturalezza dellerezione. A Carrino e all unità andrologica sarà conferito lo stesso giorno lattestato di eccellenza 2013, riconoscimento di qualità, efficacia e sicurezza che rientra nel progetto L’arco di Apollo. Per landrologo si tratta di una riconferma, anche lo scorso anno il reparto è stato riconosciuto Centro Master Italiano per il trattamento dell’impotenza maschile a seguito di interventi alla prostata per tumore. Il centro utilizza tecniche chirurgiche di avanguardia (a carico del Sistema sanitario nazionale e quindi gratuite per il paziente) basate sull’impianto di innovative protesi Ams 700 per sconfiggere definitivamente l’impotenza dopo l’asportazione della prostata. “I pazienti sottoposti a chirurgia radicale per un carcinoma prostatico, spiega il dottor Carrino , ai quali non è stato possibile salvare i nervi erigentes deputati allerezione, le protesi tricomponenti di ultima generazione costituiscono la via risolutiva e definitiva del problema. Le stesse protesi risolvono anche l’induratio poenis plastica, una grave malformazione del pene, che si incurva e impedisce i rapporti sessuali. Il nostro Centro, svolge anche un importante funzione di tutor, con linsegnamento e lassistenza delle tecniche chirurgiche ad altri centri italiani. Ciò grazie alla comprovata capacità raggiunta dallequipe napoletana e il costante aggiornamento a livello mondiale. Si colloca in quest’ottica il “confronto” in diretta – all’interno di una giornata di workshop – tra l’équipe napoletana e l équipe americana , dello Shreveport Urology Center Louisiana. Il reparto di urologia e chirurgia andrologica delIOspedale Cardarelli di Napoli, conclude infine Carrino con una punta di orgoglio, vanta circa 1.000 visite andrologiche e 2500 interventi di chirurgia urologica lanno, di cui circa 300 di chirurgia andrologica. Grazie a un budget messo a disposizione dai vertici aziendali vengono effettuati almeno 20 impianti protesici senza alcuna costo per il paziente. E’ un dato molto importante se si considera che in Italia alcuni ospedali hanno problemi ad acquistare le protesi proprio per via dei loro budget limitati e spesso il paziente è costretto a rivolgersi a strutture private, con relativo carico economico. Nella realtà, il Cardarelli è il principale ospedale che effettua chirurgia protesica ricostruttiva in Campania.