– “La risposta al sondaggio de Il Mattino sul luogo in cui ricostruire il Science Centre di Città della Scienza, a tre giorni dal suo lancio sul sito del quotidiano napoletano, sembra essere inequivocabile. La stragrande maggioranza (circa il 78%) di chi ha risposto non vuole che il museo interattivo venga ‘traslocato’ altrove (contro il 19%)”.
E’ quanto si afferma in una nota di Città della Scienza. Analogo messaggio viene lanciato sui social media, specialmente Facebook, dove in molti, si rileva, “sostengono la necessità che il museo venga ricostruito laddove si trovava prima del rogo del 4 marzo”. Il professor Vittorio Silvestrini, fondatore e presidente di Città della Scienza, sottolinea: “Ho più volte rimarcato le ragioni per cui ritengo che il museo vada ricostruito negli stessi luoghi in cui si trovava prima. Si tratta di ragioni operative, culturali ma anche simboliche: è il modo più limpido per rispondere a chi ha compiuto un atto criminale, dimostrando che non si vuole cedere alla violenza, da qualsiasi parte essa provenga”. “D’altronde – conclude Silvestrini – ho trovato quanto meno poco elegante, per usare un eufemismo, che un pezzo di città non abbia nemmeno atteso che il fumo smettesse di levarsi, prima di rilanciare il dibattito sul trasloco del museo, mentre da tutto il mondo giungevano solidarietà ed espressioni di sconcerto per quanto era accaduto”.