Aumentano i consumi delle sostanze stupefacenti nella città di Napoli e provincia. Maggiore consumo di cannabis, di cocaina e di eroina e un numero di decessi superiore alla media nazionale. Questi alcuni dei dati emersi durante la presentazione del Piano di Azione Nazionale per la prevenzione della diffusione delle Nuove sostanze Psicoattive avvenuta oggi nella Sala Conferenze della Scuola di Medicina della SUN che ospita uno dei Centri di Allerta Precoce.
Un incontro, promosso dal Dipartimento delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, riservato a tutti gli operatori dei settori connessi al fenomeno della dipendenza dalle droghe, dai ricercatori impegnati in studi sul tema, agli operatori dei servizi per le tossicodipendenze, agli addetti ai laboratori di tossicologia, fino al personale delle forze dell’ordine e della magistratura. Scopo dell’iniziativa è far conoscere e diffondere le nuove strategie nazionali del Piano di Azione Nazionale per affrontare il fenomeno delle nuove sostanze psicoattive in maniera completa e coordinata su tutto il territorio nazionale, analizzando i diversi aspetti che lo costituiscono e fornendo informazioni tecnico-scientifiche in ambito clinico-tossicologico e bio-tossicologico alle strutture sanitarie interessate e alle Forze dell’Ordine Gli incontri si sono svolti presso i centri collaborativi del Sistema Nazionale di Allerta Precoce – N.E.W.S., e si sono rivolti agli operatori dei servizi per le tossicodipendenze, al personale di laboratorio, al personale delle unità di emergenza-urgenza, al personale delle Forze dell’Ordine e a quello della magistratura. Il Piano, realizzato dal Dipartimento Prevenzione Antidroga (DPA) in collaborazione con il Ministero della Salute, è stato accompagnato da un update scientifico sulle nuove sostanze psicoattive (NPS) e sulla loro presenza e diffusione nel territorio italiano e europeo. “Il fenomeno che si sta trattando – ha dichiarato Giovanni Serpelloni, Capo del Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio – è in continua evoluzione e che sempre nuove molecole sono pronte ad essere inserite nel mercato, sia per soddisfare nuove richieste da parte dei consumatori ma anche, e soprattutto, per eludere i controlli che vanno istituendosi nei vari Paesi attraverso l’aggiornamento della normativa in materia”. “Siamo lieti di ospitare qui, nel nostro Ateneo, la presentazione di questo Piano – ha detto il Rettore della Sun, Francesco Rossi – Credo sia un’importante passo in avanti per la prevenzione ed il controllo anti-droga, e credo anche sia arrivato il momento che il nostro Paese si doti di strutture pubbliche accreditate che debbano svolgere tale attività. Il controllo anti-droga deve esssere svolto, infatti, a livello centrale”.
Dai dati ufficiali contenuti nella relazione al Parlamento relativi all’anno 2012 – primo semestre 2013 e derivanti dalle analisi tossicologiche delle acque reflue nella città Napoli comparate con altre 17 città italiane, emerge un incremento dei consumi tra il 2012 rispetto al 2011 per le principali sostanze di uso analizzate; i consumi nel 2012 rilevati nelle acque reflue risultano superiori alle medie nazionali per la cannabis e per la cocaina. Analizzando la fonte Student Population Survey, relativa alla popolazione studentesca 15- 19 anni, si registra comunque una percentuale di consumi inferiori alla media nazionale, sia con riferimento al consumo negli ultimi 12 mesi (17,7% dato per la Regione Campania vs 22,5% dato nazionale) che agli ultimi 30 giorni (13,0% dato per la Regione Campania vs 15,9% dato nazionale).
*CONSUMI RILEVATI MEDIANTE ANALISI ACQUE REFLIUE I consumi di cocaina, rilevati mediante lo studio Acqua Drugs nella città di Napoli nel 2012 aumentano rispetto al 2011 passando da 7,3 dosi /giorno/1000 ab. nel 2011 a 9,1 dosi /giorno/ 1000 ab. nel 2012. Confrontando i dati di Napoli rilevati nel 2012 rispetto al totale dei 17 centri, si osservano consumi superiori al totale nazionale con valori di 9,1 dosi/giorno /1.000 ab. contro 6,7 dosi/giorno /1.000 ab. totale nazionale. Per i consumi di cannabis, negli ultimi due anni nella città di Napoli si osserva un leggero incremento dei consumi che passano dalle 32,7 dosi/giorno /1.000 ab. nel 2011 alle 33,9 dosi/giorno /1.000 ab. nel 2012). Il dato 2012 risulta più alto anche rispetto al totale nazionale dei 17 centri con un valore a Napoli nel 2012 pari a 33,9 dosi/giorno /1.000 ab..contro il consumo medio nazionale di 28,4 dosi/giorno /1.000 ab.. Per l’eroina, negli ultimi due anni nella città di Napoli si osservano consumi in leggera crescita (0,5 dosi/giorno /1.000 ab. nel 2011 vs 1,4 dosi/giorno /1.000 ab. nel 2012). Tuttavia, osservando il dato 2012 rispetto al totale nazionale si osservano consumi inferiori alla media (1,44 dosi/giorno /1000 ab. a Napoli contro 2,1 dosi/giorno /1000 ab. totale nazionale.
*CARCERE E DROGA Nelle strutture penitenziarie per adulti della Regione Campania al 31 dicembre 2012 erano presenti 7.790 soggetti di cui 3.567, pari al 45,8%, con problematiche droga correlate (dipendenti diagnosticati oppure consumatori senza diagnosi di dipendenza). Di essi il 52,8% presentava una diagnosi di dipendenza. Il numero dei soggetti con problemi droga correlati (sia dipendenti che consumatori) rilevati in Campania risulta superiore al dato nazionale (+11,6%) dove tale differenza è attribuibile soprattutto ai soggetti consumatori (+10,9%) e in misura nettamente inferiore ai soggetti dipendenti con diagnosi (+0,7%). Tra i detenuti dipendenti sono quasi uguali le percentuali di chi utilizza quale sostanza primaria l’eroina (43,1%) o la cocaina (41,0%) mentre i detenuti consumatori mostrano una netta preferenza per la cocaina che è la sostanza di elezione per il 77,3% di essi. La Regione Campania per il 2012 ha testato oltre l’80% dei detenuti con problemi droga correlati per HIV e HCV mentre la quota dei testati per l’HBV si attesta solo al 65,0% dei detenuti dipendenti o consumatori. Quanto all’applicazione dell’art. 94 DPR 309/90, si evince per la Regione uno scarso utilizzo dell’istituto dell’affidamento in prova. Il bassissimo numero di usciti per art. 94 (solo 1 uscito rispetto ad una platea potenziale di 1.882 detenuti con diagnosi di dipendenza ) fa ipotizzare una sottonotifica del dato giuridico ai Ser.T responsabili della rilevazione dei tossicodipendenti in carcere.
*NUMERO TOSSICODIPENDENTI IN TRATTAMENTO PRESSO I SERT Numero di Tossicodipendenti in trattamento: 15.937 dati SIND (Anno 2012).
*CASI DI DECESSO PER INTOSSICAZIONE ACUTA DA DROGHE INFERIORE ALLA MEDIA NAZIONALE Per i casi di intossicazione acuta ad esito fatale, la Regione Campania (64 casi nel 2012) registra un tasso di mortalità del 1,6 / 100.000 ab. il più alto rispetto alla media nazionale pari all’1,0/100.000 ab.. Confrontando il tasso di decessi tra maschi e femmine si registra per i maschi un tasso pari a 3,2 (media nazionale 1,8) e per le femmine un tasso di decessi pari a pari a 0,1 x 100.000 residenti (nessun decesso) contro la media nazionale pari a 0,2.
SEQUESTRI DI EROINA E DENUNCE Analizzando i dati del Ministero dell’Interno – Direzione Centrale per i servizi antidroga si evince che la Regione Campania nel 2012 con 58 kg di Eroina sequestrata, pari al 6,1% della quantità sequestrata su tutto il territorio nazionale è una delle Regione di Italia con maggiori quantità di sostanza sequestrata. In merito al numero di Denunce ex Art. 73 DPR 309/90, con 3.441 denunce nel 2012, pari ad un tasso di denuncia di 8,9 per 10.000 abitanti, la regione Campania si attesta in linea con la media nazionale (pari a 9,0 per 10.000 ab.). (ANSA).