FRATTAMAGGIORE – Compleanno col botto quello che i ragazzi del movimento antimafia “Sottoterra” di Frattamaggiore hanno voluto festeggiare lo scorso venerdì per le strade della cittadina napoletana. A due anni di distanza dalla nascita, il sodalizio frattese, infatti ha voluto regalarsi una bellissima mattinata in compagnia dei ragazzi delle scuole che hanno preso parte al corteo organizzato per celebrare il ventennale delle stragi di Capaci e di via D’Amelio in cui rimasero uccisi rispettivamente i giudici Giovanni Falcone insieme con la moglie Francesca Morvillo e Paolo Borsellino, e gli agenti delle rispettive scorte dei magistrati siciliani simbolo della lotta alla mafia, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina e Emanuela Loi.

Dopo il raduno organizzato di fronte al commissariato di polizia di Frattamaggiore, il corteo, animato dalle frasi storiche dei protagonisti della lotta alla mafia scandite lungo il percorso, ha reso omaggio alla memoria di Federico Del Prete, sindacalista frattese assassinato dalla camorra nel 2002, al quale è intitolata la strada, toccata anch’essa lungo il cammino, in cui oggi sorge la locale caserma dei carabinieri. Il corteo si è concluso con l’ingresso all’istituto superiore “G. Filangieri” contando in coro cento passi per ricordare la figura di Peppino Impastato. Qui i ragazzi in compagnia del sindaco di Frattamaggiore, Francesco Russo, l’assessore alla cultura, Rosa Bencivenga, il comandante della Guardia di Finanza di Afragola, Sergio de Sarno e don Armando Broccoletti parroco della chiesa San Rocco, hanno affollato l’auditorium dell’istituto dando vita a un dibattito entusiasmante che ha avuto come preludio il minuto di raccoglimento in memoria di Melissa Bassi, la studentessa sedicenne rimasta uccisa nel recente attentato alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi. Il coro unanime sollevato da politica, chiesa e forze dell’ordine presenti, in risposta alle istanza avanzate dai ragazzi in sala è stato il richiamo all’unica strategia realmente efficace di contrasto alle mafie e cioè, quella consistente nel compiere semplicemente il proprio dovere nella vita di tutti i giorni, osservando comportamenti civili e rispettosi della legge. A rendere ancora più emozionante la mattinata sono state le proiezioni di un filmato realizzato con le immagini più emblematiche che hanno caratterizzato i 57 giorni intercorsi tra le stragi del 1992, e il lavoro realizzato dai ragazzi della IV A dell’Istituto Filangieri sul ricordo del giudice Falcone. La manifestazione si è poi conclusa con la piantumazione dell’albero della legalità messo a dimora per ricordare le vittime delle mafie e come invito a crescere insieme all’insegna della legalità.

 

Vincenzo Viglione

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