Domani prima tappa a Napoli del Festival dell’Impegno Civile, unica Kermesse nazionale ad essere interamente realizzata sui beni confiscati alla criminalità organizzata, promossa dal Comitato Don Peppe Diana e da Libera Coordinamento Provinciale di Caserta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
A via Petrarca 50, all’interno dello straordinario contesto de La Gloriette, la villa e i giardini confiscati a Michele Zaza ed oggi sede della Cooperativa Sociale L’Orsa Maggiore, a partire dalle 10,00, un incontro per discutere del ruolo dei beni confiscati nel determinare percorsi di sostegno e autonomia delle vite fragili. Ma anche per mettere in luce le tante difficoltà che ancora sussistono nel riutilizzo del patrimonio sottratto ai clan, anche quando non mancano i fondi e non sussitono problemi di natura economica. La stessa Gloriette, infatti, è ancora chiusa a due anni dall’affidamento del bene alla Cooperativa. Il progetto, co-finanziato dalla Fondazione con il Sud, prevede l’apertura del primo centro diurno della città di Napoli, una struttura polivalente a bassa soglia destinata a portare sostegno alle persone che vivono il disagio. Ma difficoltà di ordine burocratico hanno bloccato ormai da 12 mesi i lavori di ristrutturazione previsti «I lavori sono fermi dal giugno 2011» spiega il Presidente de L’Orsa Maggiore Angelica Viola «Eravamo ormai giunti quasi alla fine della ristrutturazione quando l’amministrazione comunale si è resa conto della presenza di manufatti abusivi e di altre problematiche che bisognava sanare, bloccando, quindi le opere in corso. In questo lasso di tempo abbiamo avuto un rapporto continuo con il comune» continua Viola «che certamente si è mostrato solerte nel voler risolvere le problematiche sorte. Ma il dato è che ad oggi, a distanza di 12 mesi dall’interruzione dei lavori, tutto è ancora fermo. Abbiamo avuto rassicurazioni che presto la situazione dovrebbe essere sbloccata, vogliamo avere ancora fiducia, ma certo quanto si è determinato ci ha messo in grande difficoltà anche verso i cofinanziatori del progetto. E, soprattutto, a causa di questi ritardi burocratici la città di Napoli è ancora privata di un centro diurno, struttura essenziale che risponde ad un esigenza forte dell’intera popolazione, innanzitutto di quanti vivono il disagio». All’incontro interverranno Antonio D’Amore referente di Libera Napoli, Peppe Pagano della Nuova Cucina Organizzata e referente della Cooperativa Agropoli, Lella Palladino della Cooperativa EVA, Giulietta Chieffo della Direzione Centrale del Comune di Napoli. Ci saranno naturalmente anche i referenti del Comitato Don Peppe Diana che, come promotori del Festival, mettono in luce «la necessità di sbloccare la situazione che si è determinata alla Gloriette. Speriamo che questo Festival possa rappresentare la prima tappa per la definitiva apertura a tutti di questa straordinaria struttura. Sui beni confiscati, purtroppo, troppo spesso ancora sussistono grandi difficoltà. Presenteremo domani una serie di dati che lo dimostrano. Il nostro obiettivo, con questo Festival, è proprio contribuire a superarle, liberare il Bene, anche dalla burocrazia che intralcia progetti importanti mettendo a rischio pure finanziamenti già in essere»