NAPOLI – “Sono tante le prove che la sepoltura trovata possa celare le spoglie di Giambattista Vico, dalle tracce bibliografiche trovate da don Sandro Marsano, rettore dei Girolamini, al rinvenimento di una giacca ‘posata’ sul corpo e non indossata”. Lo dichiara Luca Cuttitta, presidente dell’associazione speleologica ‘La macchina del tempo’, commentando la notizia del ritrovamento di resti umani nei sotterranei del complesso dei Girolamini, nel centro storico di Napoli, che potrebbero appartenere al filosofo napoletano.
Si aspettano ora i risultati delle analisi del dna, “per le quali ci potrebbero volere settimane se non mesi – spiega Cuttitta – e che potranno dare rigore scientifico alla scoperta”. Un’altra prova potrebbe essere data dal fatto che, aggiunge, “un intero sacello sia stato utilizzato per un solo corpo, il che suggerisce l’importanza dello stesso”. In attesa della controprova fornita dalle analisi, proseguiranno gli approfondimenti gli studi nei sotterranei del complesso dei Girolamini. “Gia’ in settimana – aggiunge Cuttitta – e’ previsto un altro incontro per indagini strumentali, sempre nell’ambito del convento dei Girolamini. Purtroppo il convento e’ enorme e nel corso degli anni e’ stata stravolta la sistemazione planimetrica. E’ un po’ complicato ricostruire le aree, partiremo da indizi e pareri e poi allargheremo la ricerca a tappeto, speriamo in qualche lieta novita’”.