Chiedono di essere stabilizzati e che vengano onorati gli impegni presi dalla precedente amministrazione comunale e dall’attuale sindaco in campagna elettorale. I Lavoratori socialmente utili (Lsu) del Comune di Napoli si sono riuniti in assemblea con i rappresentanti sindacali davanti al municipio questa mattina. Un accordo del novembre 2010 prevedeva l’assunzione di 170 unita’, che e’ arrivata a fine anno per 60 di loro. Per altri 70 c’era l’impegno all’assunzione in alcune delle societa’ partecipate del Comune, ma la nuova amministrazione ha sospeso le selezioni gia’ avviate, sostenendo che la stabilizzazione di questi lavoratori avrebbe portato allo sforamento del Patto di stabilita’.
“I calcoli del Comune non tornano – spiega il componente della segreteria confederale della Uil Campania, Fulvio Bartolo – perche’ non e’ stato considerato il risparmio dovuto al pensionamento di 900 dipendenti. Va poi ricordato che ogni Lsu porta con se’ in dote ventimila euro per tre anni che vengono stanziati dalla Regione”. Il componente della segreteria della Cgil di Napoli, Giovanni Nughes, fa notare l’incongruenza tra questa decisione assunta dal Comune e la scelta di “assumere staffisti e nuovi dirigenti, a scapito di persone che svolgono un lavoro e vivono senza dignita’”. Chiede quindi al sindaco Luigi de Magistris di onorare gli impegni presi in campagna elettorale. Una delegazione e’ stata ricevuta dall’assessore al Lavoro, Marco Esposito, che ha confermato la volonta’ di procedere alla stabilizzazione