Verdi e indignati questa mattina si sono calati con una corda nel cono del Vesuvio per protestare contro i tagli imposti dal governo al ministero dell’Ambiente e denunciare la mancata attuazione di opere di bonifica dei territori inquinati, in particolar modo quelli interessati dalle discariche abusive e non.
“Indignati per l’ambiente”, “In aumento i decessi per tumore” e “le banche investano in difesa dell’ ambiente e non finanzino gli inquinatori” sono stati gli slogan che gli ecologisti hanno scritto sui cartelli mostrati in occasione del Vesuvio Exhibition 2011, la rassegna organizzata dal Movimento Eco Sportivo guidato da Carlo Ferrari. Il commissario regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, assieme a Ferdinando Servino degli ecologisti indignati di Terzigno, sono scesi nel cono del cratere con una corda e con cartelli di protesta. “Il governo ha tagliato drammaticamente negli ultimi quattro anni le risorse all’Ambiente – hanno spiegato Borrelli e Servino – bloccando di fatto bonifiche e interventi di tutela territoriale in particolare nel Mezzogiorno. Le banche finanziano coloro che inquinano i territori ma quasi mai le opere di bonifica e riqualificazione. La discarica nel Parco del Vesuvio non solo non è stata chiusa ma se ne prevede un ampliamento e poi la realizzazione di un nuovo invaso sempre a Terzigno. Il territorio vesuviano sta tornando all’attenzione dei media per il picco di patologie tumorali e di leucemie che si stanno verificando negli ultimi mesi: questa nuova emergenza potrebbe essere legata alle falde acquifere contaminate da metalli pesanti e altri tipi di veleni, all’amianto sparso ovunque e messo malamente in sicurezza, ai roghi di rifiuti tossici che sprigionano diossine”. “Nel mese di luglio, facendo appello alla convenzione di Aarhus, dieci attivisti – hanno aggiunto Borrelli e Servino – hanno chiesto al comune di Terzigno copie delle analisi delle acque e di essere messi al corrente delle opere di bonifica che si dovrebbero attuare per rimediare all’inquinamento della falda: nessuna comunicazione da parte del Comune è arrivata ed è stato subito presentato un ricorso al Tar. Vergognoso è secondo noi anche il comportamento del governo e della Regione Campania che invece di valorizzare e promuovere concretamente il Vesuvio come settima meraviglia del mondo lo usano come discarica di rifiuti”.