Ultima settimana di vacanza per i quasi 8 milioni di studenti italiani: dal 12 settembre si torna in classe, anche se qualche scuola apre prima. Ma quello che si profila sara’ un inizio anno ”bollente”, non esente da polemiche: dal caro libri alle classi ghetto, dal problema dell’edilizia scolastica alle manifestazioni di piazza,

genitori, studenti e lavoratori della scuola sono pronti a dar battaglia. Nella maggior parte delle regioni la prima campanella suonera’ lunedi’ 12 settembre.

 

Partono con un po’ di ritardo invece Campania e Toscana (14 settembre); Sardegna, Puglia e Sicilia (15 settembre); Abruzzo, Basilicata ed Emilia Romagna (19 settembre). Per effetto dell’autonomia scolastica c’e’ anche chi ha cominciato in anticipo, cioe’ gia’ dal 5 settembre (un esempio per tutti lo storico liceo classico romano Torquato Tasso) o nei giorni immediatamente successivi.

Genitori e associazioni di consumatori hanno alzato lavoce sul ”caro libri”. Un’indagine dell’Adiconsum denuncia che in piu’ della meta’ delle classi delle scuole superiori sono stati sforati i tetti di spesa previsti dal Ministero dell’Istruzione. L’Associazione dei genitori italiani chiede almeno che la spesa dei libri di testo sia deducibile, mentre il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, ha promesso sanzioni ”attraverso una riduzione del trasferimento dei fondi” alle scuole che non rispettano il tetto di spesa. Il Codacons stima che quest’anno per mandare i figli a scuola, le famiglie spenderanno l’8% in piu’, tra libri e corredo scolastico.

E mentre c’e’ chi va a caccia dell’affare su internet (in aumento le vendite su e-Bay), Federcartolai proponeun kit contro il caro prezzi: con 19.90 euro si possono acquistare zaino, astuccio e cancelleria varia. L’associazione dei contribuenti italiani Contribuenti.it ha poi posto l’accento sull’annoso problema dell’edilizia scolastica: due scuole su tre non sono a norma e devono esseremesse in sicurezza.

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