”Una manovra durissima e dolorosa di finanza pubblica, sono tasse imposte e allo stato c’e’ poca equita’ e poco su sviluppo e crescita”. Lo ha detto il governatore della Campania, Stefano Caldoro, ospite della trasmissione Omnibus, in onda su La7. ”Credo – ha affermato – che la risposta si debba dare soprattutto all’Europa e ai mercati”.
Per Caldoro, infatti, sarebbe un ”facile gioco” dire ”’Siamo tutti contro tasse e imposte”’. Solo tagli, secondo Caldoro, ”non producono effetti”. ”Adesso serve un tavolo immediato per la crescita e sono d’accordo con il ministro Passera”. Va bene il cuneo fiscale, continua nel suo ragionamento, ”ma adesso bisogna lavorare su altre misure: infrastrutture e liberalizzazioni”. ”Bisogna farlo con gli Enti locali e con quelle aree che sono piu’ competitive perche’ hanno piu’ possibilita’ di crescere, come il Sud”. ”Come presidenti delle Regioni siamo in trincea, insieme agli amministratori locali e alle parti sociali – ha aggiunto – Siamo il primo avamposto dei cittadini, Roma e’ gia’ un po’ piu’ lontana, per non dire Bruxelles”. ”Ci siamo posti il problema relativo a sanita’ e trasporti – ha proseguito Caldoro – quando si parla di queste cose parliamo del 90% della spesa trasferita. Il rischio era di tagli impossibili da sostenere sul trasporto pubblico locale che arrivano al 75%, cosa che significa azzerarlo e, dall’altro, per la prima volta, una riduzione del fondo sanitario”. ”Noi sappiamo che non possiamo perdere un euro – ha ribadito – su questo abbiamo chiesto al Governo, visto che ci sono misure di copertura, di trovarle”. Serve, a suo avviso, ”un’operazione verita”’. ”Se l’Italia non ha fatto la fine della Grecia, dell’Irlanda, e per certi versi della Spagna, e’ grazie al Governo Berlusconi – ha proseguito – Il lavoro svolto dal Governo uscente e’ riconosciuto anche da chi c’e’ oggi, come Monti, e continua ad affrontare la crisi”.