NAPOLI – Un salto di qualità, un avanzamento tecnologico necessario in un Paese moderno. E’ questa in generale l’opinione di commissari e presidenti che oggi, a Napoli, hanno per la prima volta testato l’esame di maturità 2.0. Le tracce arrivate on line, secondo i docenti, hanno ridotto gli sprechi. Per i ragazzi invece i temi di quest’anno erano abbastanza prevedibili ed avrebbero preferito un tema sulle mafie, su Falcone e Borsellino. E’ unanime la soddisfazione del mondo della scuola napoletano.

Il nuovo protocollo per l’invio delle tracce per gli esami di stato rappresenta una conquista. “E’ stato tutto molto rapido – spiega Vincenzo Ciotola, vicepresidente dell’associazione DiR Presidi, Associazione nazionale dei dirigenti scolastici – abbiamo ricevuto le tracce e pochi minuti dopo i ragazzi erano già al lavoro”. Vincenzo Ciotola, presidente di commissione in un istituto di Cicciano, in provincia di Napoli, spiega che, grazie al nuovo sistema, tutti i presidi della Campania e i docenti avranno meno burocrazia a cui badare. “E’ vero che c’é un risparmio economico – aggiunge – ma è soprattutto il fattore umano che ci interessa. Oltre all’impiego delle forze dell’ordine, c’erano centinaia di persone impegnate a fotocopiare, rilegare, chiudere le buste. Ora invece è tutto velocizzato, un sistema efficiente ed efficace. Per quanto ci risulta tutto si è svolto nel migliore dei modi, senza intoppi”. A Napoli alcune scuole hanno avuto difficoltà nell’accedere al sistema ma quasi tutti i problemi si sono risolti in pochi minuti. “Al momento dell’accesso abbiamo avuto qualche problema – spiega Anna Triglia, commissario d’esame nell’istituto E. Fermi di Napoli – non riuscivamo ad entrare, ma alla fine le tracce sono arrivate dopo pochi minuti. Alle 9.10 gli studenti hanno iniziato la prova d’italiano anche se siti internet e radio già davano le prime informazioni sui temi usciti”. “Certo questa procedura è molto più semplice di quella precedente – aggiunge – meno burocrazia, meno carta, e quindi più tempo per seguire i ragazzi”. Per gli studenti invece impegnati nella prova di italiano la nuova procedura è passata in secondo piano rispetto alle tracce. “Si è vero, è stato tutto veloce – spiega Claudia, una delle prime studentesse ad uscire dall’Itc Mario Pagano nel quartiere Chiaia di Napoli – i docenti erano molto soddisfatti. Delle tracce invece noi lo siamo stati un po’ meno. Molti hanno scelto il tema sui giovani e la crisi, qualcuno si è avventurato sui beni individuali e comuni”. “In generale – racconta Chiara, sempre del Mario Pagano – i temi sono sempre gli stessi, un po’ banali, ci aspettavamo qualcosa sulle mafie, su Falcone e Borsellino; non si può sempre parlare di shoah”.

 

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