Regione Campania, Asl Napoli 1 e Curia di Napoli insieme per offrire assistenza sanitaria ai senza fissa dimora italiani e stranieri. Una struttura mobile attrezzata e con a bordo un medico, un infermiere e un mediatore culturale stazionerà, dalle ore 16 alle 22 per sei giorni alla settimana, in alcune aree della città per portare assistenza socio sanitaria a chi vive per strada. L’iniziativa, realizzata nell’ambito del più ampio progetto della Asl Na 1 ‘Equità in Salute’, è partita oggi. Prima tappa del camper sanitario è stata il piazzale antistante il sagrato del Duomo di Napoli. Qui l’Arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, alla presenza del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e del direttore generale della Asl Na 1, Mario forlenza, ha benedetto il mezzo. ”Tra le tante attività che svolgiamo – ha detto il cardinale Sepe – mancava l’assistenza medica per i senza fissa dimora. Questa mancanza rappresentava un buco nero e per colmarlo abbiamo trovato nella Regione un partner formidabile che ci ha messo a disposizione il mezzo e il personale. Il diritto alla salute – ha aggiunto – deve essere garantito a tutti”. Il camper – come spiegato – sosterà principalmente in prossimità delle mense per i poveri e delle parrocchie a cui spetta il compito di segnalare le esigenze e i luoghi in cui maggiormente si concentrano i senza fissa dimora. A bordo del camper si effettueranno visite mediche, prelievi, si daranno medicine. Il presidente De Luca ha sottolineato che si tratta di ”un’iniziativa di straordinario valore non solo simbolico. E’ un fatto concreto e rappresenta un primo passo nella direzione dell’estensione della rete territoriale e contestualmente – ha proseguito – lanciamo un messaggio di solidarietà ai più deboli mantenendo come nostra impostazione di base il rispetto delle regole, della legalità, della sicurezza per le famiglie a cui si coniuga la tutela dell’umanità e l’accoglienza”. Tra gli obiettivi dell’iniziativa – come evidenziato dal direttore Forlenza – ”non solo fornire assistenza sanitaria ai senza fissa dimora, ma anche effettuare un monitoraggio su quanti vivono in condizioni di disagio così da fornire i dati all’Osservatorio istituito in Regione”. Il camper – come ricordato – non è la prima iniziativa diretta ai senza fissa dimora. Dal 2002 infatti presso l’ospedale Ascalesi di Napoli è attiva un’unità operativa dedicata a chi vive per strada.
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