Antonio Tessitore, malato di Sla da quattordici anni, con il giornalista del “Roma”, Mario Pepe ed edito da Tullio Pironti. Nella sala convegni dell’ente camerale si sono succeduti, dopo il saluto del commissario Girolamo Pettrone, gli interventi, moderati dal giornalista Gianfranco Coppo, collaboratore de “Il Mattino”, della neurologa Maria Rosaria Monsurrò, del pneumologo Giuseppe Fiorentino, di Lucio Matano dell’Aisla di Caserta, del presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, di Angelo Cerulo, responsabile della redazione napoletana dell’Ansa, di Chiara Di Martino, dottoressa di ricerca in sociologia. “Particolare emozione – si sottolinea in una nota – ha suscitato la lettura di brani estratti dal libro da parte della giornalista Francesca Di Lello”. A chiudere il dibattito gli autori. Tessitore ha sottolineato che “il libro nasce dalla curiosità ma anche dall’esigenza di capire come gli altri percepiscano il rapporto con me, specie chi mi ha conosciuto prima della malattia. Ho voluto testimoniare, con questo secondo libro, la mia determinazione a proseguire nella battaglia contro la Sla e nell’impegno a favore della ricerca”. Tutti gli intervenuti hanno sottolineato la necessità di un impegno comune nella divulgazione delle informazioni sulla Sla e il coraggio di Tessitore “che con la sua attività tiene alta l’attenzione sulla necessità da parte delle istituzioni di essere più attente verso il mondo della disabilità”.