Spettacoli teatrali, proiezioni di film, convegni, mostre, una celebrazione religiosa, deposizioni di fiori e partite di pallavolo, fra le quali una fra le nazionali femminili di Italia e Germania: Napoli ricorderà così l’omicidio del giornalista de Il Mattino Giancarlo Siani, ucciso dalla camorra il 23 settembre 1985. Le iniziative, presentate oggi nella sede della Fondazione Polis della Regione Campania, a Napoli, cominceranno il prossimo 19 settembre e prevedono anche l’intitolazione dell’atrio del Palazzo delle Arti di Napoli a Giancarlo Siani. Il 18 settembre, inoltre, alla Reggia di Caserta sarà inaugurata la mostra con i volti delle vittime innocenti della criminalità “#noninvano”. “Siamo ancora qui e non vogliamo dimenticare, perché chi dimentica è colpevole”, ha detto Paolo Siani, fratello di Giancarlo, durante la presentazione delle iniziative del trentennale dell’omicidio. “Abbiamo voluto chiamare a raccolta tutti coloro che in questi trent’anni sono stati al nostro fianco e adesso vogliamo mostrare alla città tutto ciò che abbiamo fatto per la legalità lontano dai riflettori – ha aggiunto Paolo Siani – È giusto ribadire che Napoli non è solo camorra, ma anche l’impegno di tante realtà che credono nel riscatto di questa terra”. “Ricordare Giancarlo non è retorica, ma significa rendere attuale il suo pensiero”, ha aggiunto Geppino Fiorenza, presidente della Fondazione Polis. “Giancarlo sarà con noi in questi giorni se sapremo aiutare padre Zanotelli e don Loffredo alla Sanità, se sosterremo la Biblioteca Durante a Forcella, se daremo impulso alla proposta di legge a tutela delle vittime di tutti i reati intenzionali violenti, se saremo al fianco dei cronisti minacciati”.