Tirano un sospiro di sollievo i ragazzi all’uscita da scuola, al termine della seconda giornata di prove per l’esame di maturità: “Il peggio è passato”, dicono i maturandi. A Napoli, i ragazzi del liceo classico Genovesi hanno espresso soddisfazione per la scelta della versione di Seneca. “Era facile da tradurre – dice Giulia – spero di non aver commesso errori. In ogni caso è andata, ora restano la terza prova e poi gli orali”. “Di sicuro meglio la prova di oggi rispetto a quella di ieri – confessa Filippo – non ho incontrato grandi difficoltà a tradurre, Seneca durante l’anno l’abbiamo studiato molto bene”. “Immaginavo Cicerone, ho pensato anche a Tacito, ma con Seneca tutto sommato è andata bene – afferma Valentina – dopo le tracce di ieri che mi hanno lasciata perplessa, oggi almeno non ho avuto un colpo quando ho visto la versione di Seneca”. Diversa, anche se di poco, la situazione per i ragazzi del vicino liceo scientifico, il Fonseca. “Non mi sono occupato della bici con le ruote quadrate – afferma Umberto – ho scelto il secondo problema, quello sulle funzioni. Ho provato anche a rispondere alle domande, ne ho fatte otto. Spero di non aver sbagliato”. “Quando ci hanno consegnato le tracce e ho letto il problema con la bici dalle ruote quadrate, ho pensato prima di tutto a uno scherzo – sottolinea Davide – mi veniva quasi da ridere, poi mi sono reso conto che era reale, ma per fortuna c’era anche altro”. Francesca dice di “aver provato a risolvere il problema della bici con le ruote quadrate, poi ho lasciato perdere e ho preferito optare per il problema sulle funzioni”. “Almeno questo credo di essere riuscita a risolverlo – racconta – Gli altri quesiti non erano particolarmente difficili, ma ci sono andata cauta e ora tengo le dita incrociate per la terza prova e i risultati dello scritto prima degli orali”.

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