Vengono dall’istituto penale per minorenni di Nisida e dall’istituto penitenziario femminile di Santa Maria Capua Vetere e arricchiranno l’offerta di prodotti del Natale 2014. Sono il panettone “La dolce isola” ed il portapanettone in stoffa, due iniziative solidali volute dal Consorzio Co.Re. (Cooperazione e reciprocità), che ha deciso di puntare su lavoro, creatività e formazione per favorire la crescita ed il riscatto sociale dei minori e delle donne. Il panettone viene realizzato nell’ambito del progetto La Dolce Isola, avviato nel 2014, grazie alla collaborazione, ormai consolidata, tra Consorzio Co.Re. Cooperazione e Reciprocità e l’Istituto Penale per Minorenni di Nisida, con il sostegno della Fondazione Vodafone. Il progetto è stato voluto fortemente dalla direzione dell’istituto. L’idea di fondo è che la formazione al lavoro sia uno strumento fondamentale per il reinserimento sociale dei ragazzi, che riduce le recidive dei reati e li aiuta a canalizzare le loro energie verso obiettivi di crescita personale e professionale. L’attività consiste nel supporto educativo, nella formazione nel settore della pasticceria e in un piccolo contributo di borsa lavoro per alcuni dei ragazzi ospiti. Il laboratorio di pasticceria, tenuto da esperti con una forte motivazione al lavoro con i ragazzi anche “difficili”, rappresenta il primo passo per l’avvio di una vera e propria attività produttiva imprenditoriale tenuta all’interno dell’istituto di Nisida. Nasce così il panettone “La Dolce Isola”, al quale il consorzio Co. Re. ha affiancato anche un portapanettone, sempre con l’obiettivo di incentivare e incrementare l’offerta occupazionale delle persone detenute. Il consorzio in convenzione con la Direzione dell’Istituto Penitenziario di Santa Maria Capua Vetere, nell’ambito del Progetto Sigillo, ha avviato la produzione di portapanettoni realizzato nei laboratori di sartoria della sezione femminile. Sigillo è la prima agenzia nazionale di coordinamento dell’imprenditorialità delle donne detenute, che beneficia del marchio del DAP (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria) con cui si certificano la qualità e l’eticità dei prodotti realizzati all’interno delle sezioni femminili di alcuni dei più affollati penitenziari italiani. “Grazie alla sensibilità dei responsabili dell’istituto penale per minorenni di Nisida e dell’istituto penitenziario di Santa Maria Capua Vetere riusciamo a portare avanti progetti importanti, che puntano al riscatto sociale di minori e donne. È questo lo spirito che caratterizza la nostra azione e le nostre iniziative”, spiega Giovan Paolo Gaudino, presidente del Consorzio Co. Re.