“Era prevista per oggi la chiusura del Pronto Soccorso dell’Ospedale S.Gennaro. Nelle ultime ore della giornata un fax del commissario straordinario Maurizio Scoppa ha di fatto restituito diversi servizi al Pronto Soccorso che la Regione e l’Asl volevano chiudere”. Lo rendono noto il Comitato popolare contro la chiusura dell’Ospedale S. Gennaro e Rete Commons.

”Il commissario Scoppa – spiega Aurelio Tutino del comitato S.Gennaro – ha informato la direzione sanitaria che oltre ai due infermieri per il Psaut viene ripristinata la figura di un medico, un chirurgo ed un’anestesista rianimatore 24 ore su 24. In pratica, una prima parziale vittoria dei comitati di lotta”. ”Un passo importante ottenuto grazie alla mobilitazione dei cittadini e dei comitati – prosegue Tutino – ma a noi non basta vogliamo che questo importante presidio ospedaliero resti aperto, il piano di riordino ospedaliero della Regione Campania ha dei costi sociali altissimi e non possiamo permettere che facciano pagare ai cittadini la crisi”. Le mobilitazioni di questi giorni hanno visto diversi blocchi stradali e manifestazioni nel Rione Sanita’. Ieri c’era stato anche l’impegno del sindaco de Magistris per salvare l’ospedale S.Gennaro dai tagli della Regione. Pietro Rinaldi, consigliere comunale, che ha seguito la vicenda insieme ai comitati e che era presente all’incontro di ieri con il sindaco, commenta cosi’: ”Scoppa e’ stato costretto a fare marcia indietro grazie alla mobilitazione dei cittadini. L’impegno dell’amministrazione sul S.Gennaro e’ stato chiaro, ma e’ evidente che la citta’ di Napoli non puo’ accettare un piano di riordino ospedaliero che vedra’ piano piano scomparire i presidi territoriali ed i servizi di importanti ospedali come l’Ascalesi, gli Incurabili e tanti altri”. I comitati hanno annunciato il prosieguo della mobilitazione contro il piano di riordino ospedaliero e mantenere aperto l’ospedale S.Gennaro.

 

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