NAPOLI – Potrebbe diventare realta’, a Napoli, un Registro per il Testamento biologico. La giunta de Magistris ha approvato una delibera che propone al Consiglio comunale di via Verdi l’istituzione di un registro che consentira’ ai cittadini di ”conservare le dichiarazioni di volonta’, espresse liberamente dai cittadini che lo ritengono, relative alla loro volonta’ di essere o meno sottoposti a determinati trattamenti sanitari” se la loro malattia dovesse essere ”grave e irreversibile”.

”Quello del fine vita – ha affermato il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris – e’ un tema ancora molto discusso nel Paese. Con questa delibera i cittadini che manifestano la loro volonta’, potranno decidere se sottoporsi o meno a determinati trattametni terapeutici”. ”Sappiamo bene – ha tenuto a sottolineare – che la materia del fine vita rientra nelle competenze del legislatore nazionale, ma l’istituzione di questo registro non interferisce con le competenze dello Stato”. La legittimita’ dell’azione comunale, si legge nel testo della delibera, ”trova fondamento nelle funzioni amministrative del Comune che riguardano la popolazione e il territorio comunale, precipuamente nei settori organici dei servizi alla persona e alla comunita’ (articolo 13, comma 1, decreto legislativo 267/2000) e quindi, nella generale competenza del Comune a far fronte alle esigenze della comunita’, di cui agli articoli 5, 114, 117 comma 6 della Costituzione”. Il sindaco ha inoltre ricordato cheNapoli ”e’ una prima linea delle novita’ del panorama politico. Siamo orgogliosi di questa delibera cosi’ come quella relativa al registro delle unioni civili”. ”Il quadro di riferimento normativo a cui abbiamo guardato – ha spiegato Alberto Lucarelli, assessore comunale alla Democrazia partecipativa – e’ europeo e internazionale, abbiamo guardato alla Convenzione di Oviedo”.

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