NAPOLI – Dopo che negli anni scorsi erano stati al centro, insieme ad altri posti in vari quartieri di Napoli, di un intervento della Magistratura, a seguito del quale erano stati sottoposti a sequestro, in questi giorni sono stati eliminati tutti i gazebo presenti in una delle più belle piazze di Napoli, piazza Vanvitelli. A darne notizia è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione, da anni impegnato per il recupero urbanistico ed architettonico della piazza simbolo del quartiere collinare del Vomero.
“ Dopo l’affidamento in adozione delle aiuole della piazza , avvenuto nei giorni scorsi al fine di evitare che, come accaduto in un recente passato, per l’inciviltà dei frequentatori, si trasformino in vere e proprie pattumiere – afferma Capodanno -, la scomparsa dei vari gazebo, di diversa forma, colore e materiali che erano stati realizzati in tempi diversi, di pari passo con l’apertura di nuovi pubblici esercizi, rappresenta un ulteriore passo avanti rispetto al recupero e alla riqualificazione urbanistica ed architettonica di una piazza la cui costruzione risale agli anni ’80 del secolo diciannovesimo, con i suoi quattro palazzi in stile neorinascimentale “. “ Liberato anche il palo della pubblica illuminazione che per anni era stato inglobato in una di queste strutture ( foto allegate ), fuoriuscendo dalla copertura – continua Capodanno -. Peraltro la piazza ha, nel complesso, acquistato una nuova luminosità che ci auguriamo permanga anche in futuro, limitando, nel rispetto delle vigenti normative e laddove strettamente necessario, le eventuali autorizzazioni per occupazioni stagionali a pochi tavoli e sedie, con spazi ben delineati e riconoscibili sulla pubblica via, in armonia con lo stile complessivo dell’area e senza arrecare intralcio al notevole passaggio pedonale, alimentato anche dalla presenza delle uscite del metrò collinare “. “ Intanto – ricorda Capodanno – continueremo a richiedere che al centro della piazza venga posta una nuova palma, al posto di quella morta due anni or sono a seguito dell’attacco del famigerato punteruolo rosso. Un apposito gruppo, costituito da circa 800 iscritti, fondato su Facebook al link http://www.facebook.com/group.php?gid=269024628412 chiede da tempo che la storica pianta, risalente agli anni ’30 e scomparsa, prima della morte, solo durante il periodo della realizzazione della stazione della linea 1 della metropolitana, venga sostituita con un’altra della stessa famiglia, anche se di genere e di specie diverse, tale da non essere attaccabile dal parassita che ha ucciso la precedente rimasta nel ricordo e nel cuore di tanti napoletani “.