La battaglia del parroco-ambientalista don Maurizio Patriciello, simbolo della lotta contro i roghi tossici, arriva al Parlamento europeo. “La situazione nella zona a Nord di Napoli e a Sud di Caserta è disperata: abbiamo bisogno che l’Europa venga in nostro aiuto”, ha detto oggi a Bruxelles Patriciello durante un’audizione alla commissione Petizioni.
“Stiamo vivendo un dramma umanitario che passa troppo sotto silenzio”. “Da anni è stato permesso che la camorra, con la complicità d’industriali disonesti e politici corrotti, seppellisse nelle nostre campagne milioni di rifiuti industriali altamente tossici”, ha spiegato agli eurodeputati il parroco di Caivano. I dati più recenti mostrano che “la mortalità per cancro è aumentata vertiginosamente”, ha proseguito Patriciello, sottolineando che le autorità locali “si sono arrese da tempo”. I cittadini della regione, ora tristemente nota come la ‘Terra dei fuochi’, hanno bisogno dell’aiuto dell’Ue “per fermare il traffico di rifiuti e i roghi tossici”. Nel corso dell’audizione un funzionario della Commissione europea ha spiegato che Bruxelles “continua a seguire con attenzione la situazione dei rifiuti in Campania” nell’ambito della procedura d’infrazione già avviata contro l’Italia. Lo scorso 20 giugno il nostro Paese è stato deferito alla Corte di giustizia dell’Ue proprio nel quadro di tale procedura. “La Commissione europea ha chiesto chiarimenti sul caso della ‘Terra dei fuochi’ e ha esortato le autorità italiane a prendere provvedimenti concreti per il costante monitoraggio del territorio campano”, ha affermato il funzionario Ue.
“La situazione delle aree coinvolte è al limite”, ha commentato la presidente della commissione Petizioni, Erminia Mazzoni (Pdl), chiedendo un intervento più deciso dell’Ue per far uscire la regione da “questo dramma”. L’eurodeputata ha anche preannunciato la possibilità di presentare un’interrogazione parlamentare alla Commissione europea sul mancato rispetto da parte dell’Italia delle norme riguardanti i reati ambientali.