NAPOLI – Una scuola di televisione, cinema, fotografia nel cuore dei Quartieri spagnoli per dare un’ opportunità ai ragazzi ‘a rischio’ che vivono nei vicoli del centro. Il progetto ‘Ce la faro’, patrocinato dal Comune di Napoli e dall’assessorato alle Politiche sociali, è promosso dall’associazione ‘Socialmente pericolosi’ presieduta da Francesco Piccirillo. La scuola, la cui attività prenderà il via nel mese di maggio, ha sede in via Santa Maria Ognibene. Qui, i ragazzi frequenteranno le lezioni tenute, gratuitamente, da operatori del mondo della televisione, del cinema, della fotografia, della musica.
“Il progetto – ha spiegato l’assessore Sergio D’Angelo – si rivolge a quei giovani che per le difficili situazioni familiari e di contesto ambientale sono maggiormente a rischio, emarginati ed esposti alle promesse della criminalità organizzata. Compito primario delle istituzioni – ha aggiunto – é realizzare iniziative e progetti che abbiamo funzione di ammortizzatori sociali, che educhino, formino e offrano un’opportunità lavorativa”. La scuola che, nelle intenzioni, sarà il primo passo per la creazione di un vero e proprio centro di produzione, godrà del finanziamento di 100mila euro dell’amministrazione comunale, risorse che, come affermato dall’assessore D’Angelo, sono “modeste” e a cui si andranno ad aggiungere fondi derivanti da sponsorizzazioni private e da attività di foundrasing. Al momento, sono una decina i giovani coinvolti e che hanno già realizzato, sotto la guida di Nino Forte, la canzone ‘Ce la faro’: brano e progetto saranno presentati alla cittadinanza il 20 aprile. i ragazzi, a bordo di un camion-palco, porteranno la loro canzone in sei piazze cittadine, partendo da piazza Dante per arrivare a Fuorigrotta. “Questi ragazzi – ha detto Fabio Venditti, vicepresidente di ‘Socialmente pericolosi’ – stanno già dimostrando di avere grandi capacità di apprendimento anche grazie alle loro qualità. Il nostro obiettivo finale – ha concluso – è di realizzare, all’interno della scuola, l’intero ciclo produttivo di un prodotto che sia televisivo o cinematografico, partendo quindi dall’elaborazione dell’idea fino ad arrivare alla produzione”. Non solo spettacolo, ma anche turismo ai Quartieri spagnoli. Il Comune, come riferito dall’assessore D’Angelo, immagina di formare i giovani dei Quartieri e affidare loro il compito di accompagnare i turisti in vicoli che oggi sono ancora, spesso a torto, ritenuti pericolosi e, dunque, ai margini dei percorsi turistici.