NAPOLI – A due anni dalla nascita ufficiale di Aisla Napoli-Caserta, è stata inaugurata a Napoli, presso la clinica Hermitage di Capodimonte, la sede della sezione che riunische malati di Sla (Sclerosi Laterale Amiotrofica) e attivisti volontari che vivono e lavorano nelle due province.

Presenti tutti i soci, guidati dal presidente di sezione Antonio Tessitore, malato di Sla da 8 anni, originario di Villa Literno (paese simbolicamente al confine fra le province di Napoli e Caserta) e fra i primi attivisti campani a sfidare apertamente le istituzioni locali, esigendo maggiori diritti e supporti per i malati. “Finora non avevamo una casa – ha detto Antonio – ma tanti punti di riferimento, che erano e sono i nostri associati che si battono per i diritti dei più deboli, di chi non può farlo da solo”. Ricordiamo che attualmente Aisla si sta battendo per il riconoscimento di percorsi terapeutici personalizzati per ogni malati, visto che la malattia colpisce selettivamente persone diverse in modo diverso e ognuna di loro ha bisogno di supporti diversi (che vanno tarati sulle caratteristiche fisiche del malato) e assistenza diversa. “Ognuno di noi – ha detto Tessitore – è un mattone imprescindibile, senza il quale la casa, l’associazione, crolla. E oggi, che finalmente abbiamo una casa reale, fisica, che si può toccare, voglio ricordare che senza il contributo di tutti e di ciascuno, questa sezione Aisla, che è la nostra casa, non potrebbe rimanere in piedi. E crollerebbe. Per questo, ci tengo a ringraziare pubblicamente tutti coloro i quali sono la voce di quei malati che, purtroppo, non possono più parlare”.

 

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