NAPOLI – Per Natale in regalo pacchi con prodotti agricoli tipici coltivati nelle terre confiscate alle mafie. ‘Facciamo un pacco alla camorra’, iniziativa del comitato don Peppe Diana, proporrà la possibilità di acquistare i cesti con prodotti di cooperative sociali e imprese con il marchio ‘Nco-Nuovo commercio organizzato’ Fagioli, pasta, olio extravergine di oliva, cioccolato, conserve di pomodori; questi sono solo alcuni dei prodotti contenuti nel paniere della filiera etica nata in Campania grazie all’impegno di uomini e donne che sono riusciti a realizzare attività produttive in terreni e aziende sequestrate alla criminalità organizzata. Tre le tipologie di cesto disponibili: pacco ‘Impegno’, pacco ‘Responsabile’ e pacco ‘Memoria’.
“L’anno scorso – spiega Valerio Taglione, referente di Libera Caserta e presidente del Comitato don Peppe Diana – abbiamo venduto quasi 5 mila pacchi. E molti in altre regioni d’Italia. La novità di quest’anno è che il pacco ‘cresce’: sono infatti 16 le cooperative e due imprenditori che hanno denunciato il racket, ad entrare nel pacco. Quattro anni fa le cooperative erano solo due. Con il nuovo marchio ‘Nco-Nuovo Commercio Organizzato’ i produttori non perdono la loro identità ma fanno parte di una sfida più grande”. “La realizzazione di questo prodotto non è solo un fatto simbolico – spiega l’assessore agli Affari generali della Regione Campania, Pasquale Sommese – dietro c’é un lavoro duro fatto da giovani che lavorano la terra e dalle associazioni. Questa è la prova che ce la possiamo fare”. “Facciamo un pacco alla camorra” è stato presentato oggi con la collaborazione di Libera e Polis alla presenza di numerosi produttori e parenti delle vittime della criminalità organizzata.