Oggi, 1° Luglio, si è tenuta un’importante riunione della Commissione tasse della Federico II, istituita ad inizio anno accademico, su pressione dell’associazione studentesca “Link Napoli”, con il compito di delineare un modello di contribuzione maggiormente equo e progressivo. Durante l’incontro abbiamo contribuito a formulare una proposta che porti a ridurre il carico fiscale che gli studenti sono costretti a sopportare, e che ad oggi rappresenta un ostacolo rilevante all’accesso all’ istruzione universitaria. Dopo molte insistenze, abbiamo ottenuto che sarà portata all’ attenzione degli organi deliberanti la proposta di introduzione di un modello di tassazione continuo, pur mantenendo l’attuale sistema di fasce ISEE, che tenderà ad eliminare quell’ odiosa condizione di chi, per pochi centesimi di euro, si ritrova in una classe superiore, con l’effetto di essere costretto a pagare a volte anche centinaia di euro in più. Al tempo stesso abbiamo proposto l’ introduzione dell’obbligo di inserimento per gli studenti dei dati ISEE all’atto dell’iscrizione in modo da avere una tassazione quanto più possibile basata sui redditi di ciascuno. “Oggi – afferma Mattia Papa, coordinatore cittadino di Link Napoli – abbiamo compiuto dei passi avanti, ma siamo ancora lontani dal sistema di tassazione che noi immaginiamo per rendere democratico e libero l’accesso all’università. A inizio Marzo abbiamo lanciato la campagna “Don’t tax me now”, attraverso la quale rivendichiamo una tassazione progressiva e l’introduzione di una No Tax Area, comprendente tutti quegli studenti con reddito ISEE non superiore ai 28000 €. Proprio mercoledì, 29 giugno, alla Camera dei Deputati, grazie anche alle pressioni da noi esercitate, sono state approvate due mozioni, una a firma PD, l’altra a firma 5 Stelle, che impegnano il governo a stabilire un limite reddituale sotto il quale è prevista l’esenzione dalle tasse universitarie. Ad oggi l’Italia rappresenta il terzo paese in Europa nella classifica dei paese con rette universitarie più alte, mentre le esenzione sono concesse soltanto al 12% degli studenti, a differenza della Spagna dove gli esenti sono il 28% degli studenti, in Francia il 35% mentre il 40% in Croazia.” “Il nostro impegno – ribadisce Raffaele Giovine, rappresentante al Consiglio degli Studenti della “Federico II” – per garantire, indipendentemente dalle condizioni economiche di ciascuno, l’accesso ai più alti gradi dell’istruzione continua. Siamo pronti a continuare a fare pressioni sul governo affinché al più presto venga emanato un provvedimento legislativo che stabilisca la gratuità universitaria per chi è meno abbiente. Al tempo stesso chiediamo il proseguimento del lavoro della commissione tasse, al fine di dotare il nostro ateneo di un modello di tassazione fortemente progressivo, che vada a garantire una tassazione più bassa e giusta per quelli che sono gli studenti maggiormente in difficoltà.”

 

 

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