NAPOLI – Fermarsi e ragionare sulla legalità. Impegnarsi nella lotta contro ogni forma di criminalità organizzata. Raccontare le mafie dalla parte delle vittime innocenti e rinnovare così l’impegno e la cultura della legalità. A Napoli, nella sala giunta di Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania, è stata presentata la diciottesima ‘Giornata della memoria e dell’impegnò in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera.
Si rinnova così, in nome delle vittime innocenti, il contrasto alla criminalità organizzata. Come sempre l’appuntamento è per il 21 marzo, giovedì prossimo. In Campania, alle 11, in tutte le scuole sarà proiettato un documentario “Le mafie dopo la mafia” e sarà esposto un drappo bianco ai balconi e alle finestre. Lo slogan della marcia che quest’anno si terrà a Firenze, il 16 marzo, è ‘Semi di giustizia, fiori di corresponsabilita”. Quegli stessi nomi saranno letti la mattina del 21 marzo davanti alla ‘Stele della Memoria’, opera esposta a Napoli, poco distante da piazza del Plebiscito. Nel corteo sfileranno i gonfaloni della Città di Napoli e della Regione Campania, rappresentata anche dalla Fondazione Polis che, per il terzo anno consecutivo organizza per il 21 marzo la manifestazione ‘Lo stesso giorno, alla stessa ora’. “La lotta comincia dal racconto di chi ha perso un familiare”, ha detto Paolo Siani, presidente della Fondazione Polis, anche lui colpito nei suoi affetti dall’omicidio del fratello Giancarlo, giovane cronista del Mattino ucciso dalla camorra nel 1985. Anche quest’anno saranno coinvolte tutte le scuole della Campania. A loro, ai ragazzi, il presidente della Regione ha inviato un messaggio affinché si sentano “orgogliosi di rappresentare una nuova Campania”. “
Non servono comportamenti plateali o eroici – ha sottolineato Caterina Miraglia, assessore regionale all’Istruzione – ma comportamenti trasparenti contrapposti a scelte criminali”. Le scuole, anche quest’anno, saranno largamente coinvolte con la proiezione del documentario mentre nell’Università Suor Orsola Benincasa, saranno intervistati sui principi e sui valori della legalità il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, e il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. Don Tonino Palmese, vicario episcopale per la Carità della Diocesi di Napoli, ha ricordato il valore di drappi bianchi da esporre a balconi e finestre. “Quel lenzuolo dice: ‘Abbiamo chiuso con la morte e i delitti'”. “In questo modo – ha concluso – la morte cede il passo al riscatto della vita”.