CERASO – “Renzo Bossi? Se vuole lavorare è il benvenuto”. Parola di Serafina Ferrara, titolare dell’omonima azienda agricola che questa mattina ha inviato una lettera aperta al figlio di Umberto per invitarlo a “diventare” agricoltore. “Ho letto sulla rivista ‘Vanity Fair’ che Renzo Bossi in un futuro non lontano si vedrebbe agricoltore – spiega la signora Serafina, di Ceraso, piccolo Comune dell’entroterra cilentano, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.

– Bene, è l’occasione che stava aspettando. Siamo pronti ad ospitarlo”. Clima incantevole, alloggio assicurato, calore umano e paesaggi mozzafiato. Nella lettera inviata al figlio di Umberto Bossi, la signora Serafina elenca uno ad uno tutti i pregi del suo paesino del profondo sud. “Il Cilento è un luogo meraviglioso. – prosegue – Siamo certi che il signor Renzo si troverà benissimo, e soprattutto imparerà in breve i segreti dell’agricoltore provetto”. Già, perché l’invito è anche una offerta di lavoro, in un’azienda che produce olio, fichi secchi cilentani, castagne e miele. “Quali sarebbero le sue mansioni? Quelle di un operaio. C’é da pulire il castagneto, e poi l’oliveto, e c’ è da badare alle arnie. Siamo certi che Renzo Bossi, qui da noi, imparerebbe tante cose, e s’innamorerebbe del nostro Sud”. Ma c’é dell’ altro. In caso di risposta affermativa, infatti, per il rampollo di casa Bossi ci sarà anche un alloggio gratuito, una dependance dell’ azienda, nel cuore del piccolo centro di Ceraso. “Sarebbe un’occasione in più per imparare a conoscere la nostra gente e apprezzarla. Siamo molto ospitali e calorosi”. Insomma, dopo il lavoro, il piacere del relax in un luogo che può vantare un clima molto gradevole e il mare a pochi chilometri di distanza. Ma questo, naturalmente, dopo una giornata di duro lavoro. “Mio figlio è un agronomo – conclude la signora Serafina – Presto prenderà la seconda laurea, e nonostante ciò è impegnato tutti i giorni in campagna. Se davvero Renzo Bossi dovesse accettare, come ci auguriamo, si prepari mentalmente. Quello dell’ agricoltore è un lavoro durissimo, non è mica come fare politica… Si lavora 24 ore al giorno, e spesso la terra non ti ripaga dei sacrifici fatti. Lo aspettiamo a braccia aperte, per trasformarlo in un agricoltore provetto”.

 

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