BARONISSI – Il ricordo dell’antico municipio. Dello stridio delle rotaie alla stazione. Delle mani laboriose di calzolai,  maniscalchi, contadini ed artigiani della pelle. E poi il profumo del mosto. Il gusto ormai perso dello “spumone”, un tipo di gelato che si preparava prelevando il ghiaccio dalla “fossa”.

La memoria è quella di Ferdinando Verzella, componente dell’Università della Terza Età di Baronissi. Una memoria visiva e testuale, scandita dal racconto e dalla foto più significative di quegli anni, raccolta nel libro “C’era una volta…Baronissi – Una bella signora degli anni ‘40” che verrà presentato lunedì alle 18,30 nell’aula consiliare del Comune.

Suggestivo e ricco di fascino il ricordo della vita che si svolgeva nell’attuale convento dei frati francescani, «siccome io vivevo quasi nel convento e nessuno meglio di me può raccontare come si svolgeva la vita», scrive Verzella.

«Fra’ Carmine, chiamato da noi giovani Fra’ Carminiello era un monaco grande e grosso, con il grembiule sempre unto ed impataccato perché era il cuoco e, dato il gran numero di persone che c’era in convento, non usciva mai dalla cucina – racconta Verzella – Fra’ Galdino era addetto alla pulizia della chiesa. Fra’ Fortunato e Fra’ Pietro erano i “picuozzi”, cioè i frati di “cerca” ed il loro compito era quello di andare in paese a cercare la beneficenza. Una curiosità: Fra’ Fortunato ha fatto anche l’attore, infatti fu preso come comparsa nel film “Francesco, giullare di Dio”».

I ricordi di Verzella, si soffermano anche sulla realtà produttiva della zona, con le antiche cotoniere meridionali ed un mulino che si trovava lungo la Lungoirno di oggi.

Alla presentazione del volume, stampato dall’Amministrazione comunale, oltre all’autore, parteciperanno il sindaco di Baronissi Giovanni Moscatiello, l’assessore alla Cultura Nicola Lombardi, la presidente dell’Università della Terza Età Giovanna Cosimato, il professore Umberto Landi ed Alfonso Conte, docente di storia contemporanea alla facoltà di Scienze Politiche dell’ateneo di Salerno.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui