Non ci sarebbero indicazioni utili provenienti dai filmati delle telecamere per arrivare alla identificazione dei responsabili dell’aggressione ai dirigenti del Verona avvenuta ieri pomeriggio ad Avellino nei pressi dello stadio. Le uniche due telecamere, di altrettanti esercizi commerciali della zona, una delle quali fuori uso, sono sistemate in direzione opposta al luogo in cui è avvenuta l’aggressione al presidente del Verona, Maurizio Setti, e ai dirigenti Luca Toni e Francesco Barresi. Le indagini, affidate alla Digos della Questura di Avellino diretta dal vice questore Francesco Cutolo, sono indirizzate a raccogliere informazioni da testimoni e negli ambienti del tifo avellinese sull’episodio avvenuto ieri: un gruppo di facinorosi, composto da almeno 25 persone, ha riconosciuto l’ex attaccante della Nazionale, che era in auto con Setti e Barresi per recarsi allo stadio, ha danneggiato con calci e bastoni l’auto, rompendo anche un vetro e lanciando di tutto all’indirizzo degli occupanti. Su un altro fronte, il comandante dei Vigili Urbani, Michele Arvonio, che ieri sera ha espresso solidarietà ai dirigenti del Verona in una lunga telefonata con il dg Francesco Barresi, ha smentito ogni responsabilità degli agenti presenti nella zona che, secondo le dichiarazioni di Luca Toni, pubblicate sul sito web della società scaligera, “non sarebbero intervenuti”. “L’aggressione – puntualizza Arvonio – è avvenuta in meno di un minuto, e a distanza dal posto di blocco in cui si trovavano due vigili urbani addetti a smistare il traffico diretto verso il vicino ospedale. La comprensibile concitazione del momento – conclude Arvonio – ha indotto Toni a fornire una ricostruzione dei fatti infondata”.

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