AVELLINO. Fermato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Avellino con un chilo di sostanza stupefacente. Questo è stato il motivo che, nella serata di ieri, ha portato all’arresto di un 43enne che dovrà rispondere di detenzione a fini di spaccio con l’aggravante dell’ingente quantitativo. Le Gazzelle dell’Aliquota Radiomobile erano impegnate in un servizio perlustrativo, nell’ambito della capillare attività di controllo del territorio che il Comando Provinciale Carabinieri di Avellino quotidianamente dispiega al fine di garantire sicurezza e rispetto della legalità, quando all’occhio vigile dei militari non è passata inosservata una piccola utilitaria a bordo della quale vi erano, apparentemente insospettabili, un uomo con la figlioletta. Riconosciuto nel guidatore un soggetto di possibile interesse operativo, i militari decidevano di sottoporlo a controllo di polizia per cui raggiungevano il veicolo, che nel frattempo si era accorto di aver suscitato l’interesse degli uomini dell’Arma e cercava di svicolare nel traffico, e gli intimavano l’alt. L’idea di “averci visto giusto” trovava conferma nel momento in cui identificavano l’uomo nel 43enne, originario della provincia irpina e già noto alle Forze di Polizia. L’apparente tensione evidenziata da questi nel corso del controllo induceva i Carabinieri, con un’ulteriore intuizione rivelatasi determinante, ad approfondire il controllo del mezzo a bordo del quale rinvenivano un chilogrammo di hashish suddiviso in dieci panetti accuratamente occultati. Traslata la scena dell’operazione presso gli uffici del Comando Provinciale di Avellino, i Carabinieri inviavano tutto lo stupefacente presso il Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti (L.A.S.S.) del contermine Comando Provinciale di Salerno ove i militari specializzati, all’esito di accertamenti tecnici e qualitativi, quantificavano il numero di dosi medie giornaliere ricavabili dalla sostanza rinvenuta nel ragguardevole numero di 4120, per un valore “commerciale” di circa diecimila Euro. Il 43enne, inchiodato alle proprie responsabilità da tutte le evidenze raccolte, veniva quindi dichiarato in stato di arresto e, successivamente alle formalità di rito, trattenuto presso le camere di sicurezza del Comando Provinciale Carabinieri a disposizione della Procura della Repubblica di Avellino diretta dal Procuratore Dr. Rosario Cantelmo.

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