Un muro di cocaina alto almeno tre metri per un valore di 300 milioni di euro gestito da un’organizzazione legata ai narcos colombiani con ramificazioni in Germania e in Spagna. Un’operazione, quella della Guardia di finanza della Spezia,
condotta in collaborazione con l’Agenzia delle dogane e il Gico della Finanza, che non ha precedenti: e’, questo, il piu’ importante sequestro di coca di sempre, il quarto nel mondo per quantita’ e valore della droga. L’operazione ‘Caucedo’, dal nome del porto dominicano dal quale e’partita la droga, prende inizio grazie all’intuizione della Guardia di finanza della Spezia che ha ispezionato un container che non avrebbe dovuto sostare nel porto spezzino e che aveva il nulla osta antidroga della Repubblica dominicana. Grazie alla collaborazione con gli investigatori delle Dogane, i finanzieri hanno scoperto una finta paratia, perfettamente costruita, che dietro a qualche tonnellata di orribili mattonelle occultava una marea di cocaina. Per poter incastrare i referenti dei narcos del cartello Norte del Valle nell’affaire, la Finanza ha scelto di rimettere a posto la paratia e collocare, nel sottofondo del container un rilevatore satellitare. Da quel momento, la ‘neve’ non e’ stata abbandonata un attimo. Ricollocata sulla nave porta container, la cocaina ha ripreso il mare con destinazione Gioia Tauro e da qui ha raggiunto nuovamente il porto di Genova dove ha fatto dogana. Dal porto ligure, il container ha proseguito via terra, sempre seguito dal satellite, fino a un capannone di Aulla (Massa Carrara). I finanzieri, che conoscevano la disponibilita’ logistica dell’organizzazione, avevano gia’ provveduto a visitare il capannone appena affittato e a installare le telecamere. Quando quattro membri dell’organizzazione hanno abbattuto la parete per prendere la droga, i finanzieri sono intervenuti. I quattro – Cristiano Cargiolli, 38 anni, nato a Fivizzano (Massa Carrara) ma residente a Madrid, Juan Carlos Romero Perez, 48 anni, spagnolo residente a Madrid, Alessandro Bernucci, 36 anni residente a Vimercate (Monza-Brianza) e Juan Pablo Ramirez Carvajal, 26 anni, nato a Medellin sono stati presi con le mani sulla cocaina mentre un quinto, Alfredo Gradisca di Avellino e’ stato ‘pizzicato’ su un volo per Praga in partenza dall’aeroporto di Orio al Serio, appesantito da una valigetta contenente 175 mila euro. Nel capannone sono state trovate anche 10 auto, tutte immatricolate in Germania e un furgone per disabili, mezzi dotati di un sottofondo azionato elettricamente: in uno di questi sottofondi sono stati trovati 10 kg di hashish e denaro contante per oltre 100 mila euro. Duecentomila euro in contanti sono stati sequestrati sullo yacht di Cargiolli, ormeggiato in Costa Smeralda. Questo denaro, secondo indiscrezioni, sarebbe servito a pagare la Ferrari nuova di zecca ordinata da Cargiolli qualche tempo fa.